Dal 1° ottobre è iniziata la fase transitoria che avvierà il passaggio dal PIN allo SPID per accedere ai servizi online dell’Inps per cittadini, imprese e liberi professionisti. Saranno interessati a questo nuovo sistema di accesso anche gli italiani residenti all’estero.
L’INPS quindi non rilascerà più il PIN per accedere ai servizi on line del proprio sito istituzionale. Chi tuttavia è attualmente in possesso delle credenziali PIN potrà continuare ad usarle per una fase transitoria le cui date e modalità operative sono ancora da definire.
Lo SPID consentirà agli utenti di interagire non solo con l’Istituto, ma con l’intero sistema pubblico e con i soggetti privati aderenti, anche a livello europeo. Infatti, in base al Regolamento (UE) n. 910/2014 l’identità digitale SPID può essere usata per l’accesso ai servizi in rete delle pubbliche Amministrazioni dell’Unione europea.
Lo scopo del passaggio allo SPID è quello di rafforzare il diritto dei cittadini alla semplificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione e accelerare il processo di digitalizzazione avviato ormai in tutti gli Stati europei.
Lo SPID è, in parole povere, un Sistema pubblico di identità digitale che consente ai cittadini di avere a disposizione un unico sistema di login ad accesso facilitato per accedere a tutti i siti internet della Pubblica Amministrazione (come ad esempio Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Equitalia, etc.).
Lo SPID può essere richiesto da tutti i cittadini italiani, anche se residenti all’estero, o comunque dotati di una carta d’identità e un codice fiscale italiani in corso di validità, che abbiano compiuto il 18° anno di età.
Il cittadino italiano residente all’estero può ottenere l’identità digitale SPID richiedendola ad uno degli “identity provider” indicati sul sito SPID nella pagina https://www.spid.gov. it/richiedi-spid i quali coprono l’area geografica di interesse rappresentata dalle icone “Mondo” e “Unione Europea”.
Per ottenerla il cittadino residente all’estero deve fornire: il numero di cellulare (anche se l’abbonamento è sottoscritto con un operatore mobile estero), un indirizzo e-mail, un documento di identità italiano valido tra cui carta di identità, passaporto, patente e un documento che certifichi il proprio codice fiscale.
Consigliamo di rivolgersi ai patronati per maggiori informazioni e comunque di segnalare anche ai parlamentari eletti all’estero ogni disfunzione o anomalia nelle procedure di accesso e di richiesta dello SPID.
Angela Schirò
Deputata PD – Rip. Europa –
Camera dei Deputati
Deputata PD – Rip. Europa –
Camera dei Deputati