Negli ultimi tempi non si fa che parlare di detrazioni IRPEF al 110%, super bonus, bonus facciate, eco bonus ecc…Va ricordato però che nei casi di manutenzione ordinaria e straordinaria si può utilizzare l’IVA ridotta. Su tutti i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione effettuati su edifici destinati ad uso abitativo, esiste una grande agevolazione che permette di pagare solo l’IVA al 10% anziché al 22% sulle prestazioni dei servizi (la manodopera). La cessione di beni (i materiali) beneficiano della riduzione dell’IVA solo se la fornitura è eseguita nell’ambito del contratto d’appalto, ovvero se i materiali non vengono comprati autonomamente. Il termine beni (ovvero i materiali) devono essere solo beni significativi, per sapere quali rientrino in questa categoria basta consultare il decreto del 29 dicembre 1999 che ne contempla l’elenco. Di fatto trattasi di montacarichi, ascensori infissi interni ed esterni, caldaie, videocitofoni, apparecchiature di condizionamento, sanitari, rubinetteria, impianti di sicurezza ecc… Per tutti questi articoli si applica l’aliquota del 10% solo fino alla concorrenza del valore della prestazione, considerato al netto del valore dei beni stessi. Il limite del valore va determinato sottraendo dall’importo complessivo della prestazione, individuato nel corrispettivo dovuto dal committente, il valore dei “beni significativi”, mentre sia quello delle materie prime e semilavorate sia degli altri beni necessari per l’esecuzione dei lavori non va determinato autonomamente in quanto confluisce nel valore della manodopera.
Esempio pratico:
Dovendo effettuare un intervento di manutenzione straordinaria il cui costo totale è di 20.000 euro, il costo della manodopera è di 8.000 euro mentre il costo dei “beni significativi” (ovvero la caldaia e gli infissi) è di 12.000 euro. Costo totale – costo beni significativi: 20.000-12.000 = 8.000 costo beni significativi agevolato con IVA al 10% 8.000. Quale sarà l’importo su cui considerare l’IVA agevolata?
Risposta e relativo conteggio:
Dall’esempio fatto, il costo dei beni significativi non agevolato con IVA al 22% è pari a 12.000-8.000=4.000. L’IVA da pagare per l’intervento e dato:
-Mano d’opera 8.000X10% =800 quota dei beni agevolata
-Quota dei beni non agevolata 4.000X22% = 880
-IVA totale 800+800+800=2.400 euro. Sui 12.000 euro di beni significativi l’IVA al 10% si applica solo 8.000 euro mentre il valore residuo di 4.000 euro viene tassato con l’IVA al 22%.