Il Pibe de Oro aveva compiuto 60 anni da meno di un mese
La notizia percorre l’intero globo terrestre: oggi 25 novembre è morto Diego Armando Maradona. I primi a riportare la notizia sono stati il quotidiano argentino il Clarin e la CNN. Pare che la morte sia giunta per arresto cardiaco a causa delle conseguenze di un recente intervento al cervello. Il Pibe de Oro sarebbe morto nella sua casa dove doveva trascorrere un lungo periodo di convalescenza dopo l’intervento delicato avvenuto nell’ospedale di Buenos Aires, che aveva avuto buon esito, finché nella giornata di oggi un attacco cardiaco che si è rivelato fatale.
Il mondo del calcio è in lutto per la perdita di un campione che ha fatto la storia del calcio argentino e del Napoli. Maradona vinse i mondiali nel 1986 con l’Argentina, ha disputato la finale di Italia ’90 e con il Napoli ha conquistato due scudetti (1987 e 1990). La sua fama è sconfinata, uno dei migliori calciatori di sempre, tanto che in occasione dei 60 anni, compiuti lo scorso 30 ottobre, è stato celebrato da tutto il mondo del calcio. La sua personalità, forte, estrosa e stravagante, se nel calcio è esplosa in un virtuosismo da fuoriclasse col pallone, nella vita privata e fuori dal campo si è tradotta in sregolatezza e dissolutezza, vivendo sempre un po’ sopra le righe. La sua vicenda personale, infatti, è colma di trionfi per il calcio, ma è anche fortemente segnata dalla dipendenza da stupefacenti, dalla frequentazione di prostitute, dai figli illegittimi nati da relazioni extraconiugali e dai rapporti con la camorra. Nulla però ha mai scalfito la fama e l’affetto spontaneo che i tifosi e gli amanti del calcio hanno sempre apertamente dimostrato per questo grande fuoriclasse.