Conte apre a Renzi: “Non porrò alcun veto su Italia Viva”
La politica Italiana ci tiene impegnati con i continui colpi di scena di cui, diciamo chiaramente, avremmo fatto volentieri a meno. Invece ogni giorno attendiamo e apprendiamo le notizie che ci giungono da Roma con molta curiosità e un certo grado di apprensione, tanto da accantonare questioni importanti quali l’epidemia mondiale che attanaglia anche l’Italia, il piano vaccinale con le dosi di vaccino che ritarderanno, provvedimenti e decreti che saltano o si perdono.
Cosa sta succedendo in Italia in questo momento?
Renzi ha aperto una crisi di governo, questo è chiaro a tutti. La crisi, a detta del leader di Iv, era in atto da tempo, il suo partito ha semplicemente il “merito” di aver messo in luce quello che non va per un senso di lealtà nei confronti dei cittadini. Ma questo lo pensa solo Renzi, perché la voce unica che si è diffusa nella Penisola, e anche oltre i confini, è che si tratta di una crisi irresponsabile, soprattutto per la tempistica non del tutto azzeccata.
Conte, che da avvocato del popolo è passato a premier assoluto con Conte I e Conte II, incassa il colpo e, durante le votazioni per la fiducia, al Senato riesce a raggiungere una fiducia risicata con 156 voti a favore. Prova la carta dell’autonomia, cerca di andare avanti senza Iv ma, come più volte ha ribadito Matteo Renzi, non ha i numeri anche se può contare su M5s e Pd. Consegnate le dimissione al Presidente della Repubblica, la giornata di mercoledì 27 gennaio segna l’inizio delle consultazioni che termineranno venerdì 29, quando il presidente Sergio Mattarella avrà incontrato tutte le forze politiche interessate.
Nel frattempo il quasi certo governo Conte-Ter appare sempre più ostacolato, l’instabilità si fa evidente perfino nei cambi repentini di idea, come quella di Luigi Vitali, il senatore di FI che a sole 24 ore dal suo annuncio di appoggio a Conte fa marcia indietro dopo le telefonate con Berlusconi e Salvini, come lui stesso ha candidamente confermato.
Conte non ha i numeri: la caduta dei veti
Se inizialmente in un ipotetico governo Conte-Ter di fattura giallorossa era considerabile senza il coinvolgimento di Italia Viva, adesso, invece cadono tutti i veti e pur di arrivare ad una rapida conclusione si riammette perfino il rivale diretto del premier dimissionario, Matteo Renzi. “Non porrò alcun veto su Italia Viva, sono contento se faranno ancora parte di una maggioranza allargata, ma non mi umilierò in alcun modo”, sono le parole di Conte riportate dalla Stampa, ed è un chiaro messaggio al leader di Iv. Se Renzi coglierà il messaggio e farà il nome di Conte sarà più probabile che Mattarella dia al presidente dimissionario il mandato per costituire il Conte Ter.
“Dopo settimane in cui si sono tentate improbabili soluzioni personali è finalmente venuto il tempo di seguire la Costituzione, di affidarsi al Capo dello Stato e di parlare con il linguaggio della verità davanti al Paese” ha scritto Renzi nella sua Enews ed è chiaro che è consapevole dell’importanza di Iv per costituire la maggioranza che serve a Conte. Tra qualche ora Renzi dovrà dare un nome a Mattarella e nonostante la caduta dei veti nei suoi confronti, potrebbe non fare il nome di nessuno. In questo caso si fa sempre più concreto lo scenario auspicato da Lega, FI e FdI, ovvero le elezioni.