Le vittime in tutto sono 103, 61 quelle olandesi. L’unico sopravvissuto un bambino di 8 anni
Un Airbus 330 della compagnia libica Afriqiyah con 104 persone a bordo, compresi 11 membri dell’equipaggio, si è schiantato stamani in fase di atterraggio all’aeroporto di Tripoli. Nell’incidente si è salvato solo un bambino di otto anni di nazionalità olandese. Il piccolo è stato subito trasportato in ospedale nei pressi di Tripoli e, secondo quanto dichiarato dal ministro dei Trasporti libico, Mohammed Zidani, le sue condizioni sono buone. In base a quanto riferito da una fonte dei servizi di sicurezza libici, il velivolo proveniente da Johannesburg, in Sudafrica, è esploso durante l’atterraggio ad un metro dalla pista e si è totalmente disintegrato.
Al momento la dinamica dell’incidente non è nota e, secondo quanto riporta la Bbc, l’aereo sarebbe dovuto ripartire da Tripoli, diretto a Gatwick. A bordo del velivolo c’erano 22 cittadini libici, fra passeggeri e membri dell’equipaggio, e persone di diverse nazionalità, inclusi britannici, olandesi e sudafricani. L’Unità di crisi della Farnesina, in contatto con l’ambasciata d’Italia a Tripoli, sta svolgendo i consueti accertamenti per l’eventuale coinvolgimento di connazionali mentre.
La compagnia libica Afriqiyah (Africano, in arabo), con base a Tripoli, gestisce voli in quattro Continenti. Gli aerei della flotta portano il logo 9.9.99, la data in cui l’Unione Africana é stata costituita. L’Airbus che si è schiantato era uno degli 330-200 appartenenti alla compagnia libica. In un comunicato, l’Airbus riferisce di avere attivato tutte le procedure di collaborazione con le autorità libiche per gli accertamenti sull’incidente sul quale è già stata aperta un’inchiesta. Recuperate anche le due scatole nere.
Quello di oggi è l’incidente aereo più grave mai accaduto in Libia dal 22 dicembre del 1992 quando un Boeing 727 della Libyan Arab Airlines si schiantò vicino all’aeroporto di Tripoli provocando la morte di 157 persone.
Il ministro libico dei Trasporti, Mohammed Zidani, ha escluso l’ipotesi terroristica per lo schianto.
61 GLI OLANDESI MORTI NEL DISASTRO – Sono 61 gli olandesi morti nel disastro aereo di Tripoli. Questo il bilancio reso noto dai quotidiani online che citano la Federazione olandese del turismo (Anwb). La stessa Federazione conferma anche che tra i 62 olandesi a bordo dell’aereo caduto, solo un bambino è sopravvissuto. Ma non sono state fornite altre informazioni né sull’età né sullo stato di salute del piccolo che, stando ad altre fonti, ha 9 anni ed è stato ricoverato d’urgenza in ospedale, pur non essendo in pericolo di vita. Il ministero olandese degli Affari esteri intanto sta lavorando all’identificazione delle vittime, ha spiegato un portavoce dell’Anwb contattato dai giornalisti. I passeggeri erano divisi in due gruppi. All’arrivo a Tripoli, è stato precisato, un gruppo doveva andare a Bruxelles e l’altro a Duesseldorf e non allo scalo britannico di Heathrow come indicato in un primo momento.