Come vi aspettate che sia andata lo scorso fine settimana, alla seconda gara del Gran Prix di Austria edizione 2021?
Vogliamo indovinare?
Verstappen primo, il suo team della Toro Rosso che sgranocchia altri punti, Lewis Hamilton impegnato in un inutile inseguimento, ed il resto dei piloti a bordo pista a firmare autografi, perché tanto non c’è altro da fare? Risposta esatta!
La giovanissima prima guida della Toro Rosso ha infilato un’altra vittoria, seguito da Valtteri Bottas della Mercedes.
Al terzo rango Lando Norris della McLaren.
Inutile medaglia di legno per Lewis Hamilton, giunto infatti al quarto posto.
Ed i piloti della nostra Ferrari? Come sovente accaduto nelle ultime gare, i nostri ci sono, ma non si vedono. Risultato: Carlos Sainz quinto e Charles Leclerc ottavo.
Dato che le cose stanno cosi’, permettiamoci qualche commento oltre la cronaca.
È chiaro che se Verstappen, dopo una impressionante rimonta su Hamilton ed una serie di piazzamenti positivi, salirà sul podio anche sul circuito inglese di Silverstone, per il Gran Prix di Gran Bretagna, tra due settimane, il distacco con Lewis Hamilton, quest’anno costretto al ruolo di eterno secondo, diventerà difficilmente colmabile.
Hamilton, da quest’anno baronetto, ovvero Sir, per meriti sportivi e per iniziativa di sua maestà Elisabetta Seconda, farà di tutto per evitare una bruciante sconfitta sul circuito di casa.
Il pilota inglese ha recentemente riconosciuto che la sua Mercedes in questa stagione non riesce a trovare quel qualcosa in più che invece sorride all’olandese Verstappen e la sua Toro Rosso, in eterno duello sportivo con le monoposto tedesche.
Quindi, dato che il presente sembra ormai facilmente prevedibile, parliamo del futuro.
Innanzitutto Hamilton ha rinnovato il contratto, pare per un centinaio di milioni di euro, con la sua attuale scuderia Mercedes.
Questo conferma che il team anglo-germanico non solo ha ancora molte ambizioni da soddisfare, ma è convito di farlo, oltre a disporre dei mezzi necessari.
Altra informazione per i tifosi.
Segnatevi un nome e tenetelo a mente per l’immediato futuro: quello della scuderia Aston Martin F1, che attualmente impiega i piloti Lance Stroll e Sebastian Vettel, per cinque anni alla Ferrari e quattro volte campione del mondo.
Recentemente acquistata dalla famiglia Stroll, miliardari canadesi attivi nel settore moda e dall’invidiabile patrimonio di oltre 3,1 miliardi di dollari, che i media precisano essere sostanza netta, tanto per lasciare qualche speranza ai poveri mortali desiderosi di eguagliare questa cifra, la Aston Martin, dicevamo, sta discretamente reclutando i migliori professionisti sul mercato e si prepara ad un futuro da protagonista in Formula 1.
Ce ne accorgeremo nelle prossime stagioni; ma intanto non venitemi a dire che non siete stati avvertiti.
Le novità inoltre non si fermano qui: oltre al talento dei piloti e dei tecnici, insomma oltre alle questioni di facciata, di forma, nei prossimi anni il mondo della Formula 1 si troverà anche confrontato a sostanziali innovazioni di sostanza, cioè di progetto.
In particolare, i dirigenti della Formula 1 attualmente stanno decidendo quali parametri tecnici dovranno essere rispettati dalle monoposto a partire dal 2025.
In base alle ultime informazioni disponibili, la scorsa settimana in occasione del Gran Prix d’Austria, nella più totale riservatezza, prima della gara si era tenuto un incontro al vertice fra Stefano Domenicali, Presidente e Amministratore delegato della Formula 1, John Elkann, in rappresentanza della Ferrari, Luca De Meo della Renault, Ola Kallenius per la germanica Mercedes, oltre ai team leader di Audi e Porsche.
In parole semplici: tutti sono d’accordo che fra tre anni i motori di questa categoria devono cambiare.
Il problema è “come”.
C’è chi parla di semplice moderazione dei costi, di migliorare la tecnologia ibrida, il gemellaggio tra motore a benzina e congegni elettrici, chi addirittura chiede un riorno alla semplicità, a monoposto più compatte e leggere.
Ed ecco il lato nascosto, quello meno visibile ai tifosi, delle competizioni della massima serie automobilistica.
Perché le gare, oltre che a vincersi in pista, vengono disputate anche sul tavolo degli ingegneri e negli uffici contabilità, quasi a ricordare che gomme e muscoli sui circuiti non sono tutto.
Nel frattempo, a tecnici e tifosi parlano i numeri della classifica piloti e della classifica dei team automobilistici.
Cambiano i tabelloni, ma il risultato è sempre lo stesso: primo Verstappen e la sua Toro Rosso, secondo Lewis Hamilton e la sua Mercedes.
Prossima gara, il 16-18 luglio, sul circuito di Silverstone, nel Nothamptonshire, non distante da Oxford, per il Gran Prix del Regno Unito.
di Andrea Grandi
foto e immagini : FIA – Formula 1 media dept.