L’Italia ha vinto, l’abbiamo visto tutti e tutti abbiamo gioito! La Langstrasse di Zurigo è esplosa nei festeggiamenti tricolori. La famosa strada della movida di Zurigo era gremita non solo di tifosi italiani ma di tutti i sostenitori della nostra Nazionale. Chi era lì per vera fede calcistica, chi semplicemente per contrastare gli inglesi e chi solo per fare festa. E la festa pare proprio che ci sia stata, non solo nella strada sulla Limmat di Zurigo, ma un po’ dappertutto in Svizzera, come in Europa. Tutta l’Europa, infatti, sosteneva l’Italia in questa disputa, è una delle conseguenze più… goliardiche, diciamo, della Brexit, a cominciare dall’esplicito endorsement dei vertici dell’Unione Europea, dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
E gli inglesi non hanno perso neanche con grande onore. Le notizie e le immagini che arrivano del dopo partita sono proprio indegne… ma che fine ha fatto il tanto millantato fair play inglese? Si è dissolto come si sono dissolti i tifosi inglesi sugli spalti e che hanno avuto premura di lasciare Wembley per non assistere la premiazione degli Azzurri. Mentre prima, la scena dei giocatori di calcio inglesi che si tolgono la medaglia appena indossata, quasi come a non riconoscere quel risultato, è incommentabile.
E se da un lato c’è il giovane principino George deluso, dall’altro c’è quella del nostro Sergio Mattarella con gli occhi pieni di gioia: due immagini che ci inteneriscono allo stesso modo.
Conclusi in trionfo gli Europei si apre per gli italiani una settimana difficile. Dimenticandosi dell’incompetenza di Giuseppe Conte, Beppe Grillo ha acconsentito a trovare un accordo per ripartire più uniti che mai. Si vede che anche Giuseppe Conte ha dimenticato l’importanza della leadership incontrastata e accetta la presenza di Grillo, il garante del Movimento, che però si accontenta di un potere di incidenza minore sui gruppi.
Nel frattempo è la settimana decisiva per il ddl Zan che approderà in Senato il 13 luglio. Purtroppo si teme il peggio per il decreto che reca “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”. Il ddl Zan, infatti non gode dello stesso sostegno da parte di tutti come è successo agli Azzurri per la competizione europea. Anzi, rischia di essere affossato definitivamente e quindi di dover ricominciare da zero l’iter per un’altra legge in Parlamento se non trova i voti necessari. L’ultimo a mostrarsi contrariato è Matteo Renzi che parla di allargare la base parlamentare per permettere alla legge di passare: “Siamo a un passo – ha detto riguardo al ddl Zan – dal traguardo. Migliaia di ragazzi omosessuali o transessuali che potrebbero avere finalmente una tutela. Al Senato i numeri sono ballerini. Se vuoi fare l’influencer dici ‘noi andiamo dritti e se la legge non passa pace’. Se non passa quei ragazzi rimangono senza tutele. Ma se allarghi la base parlamentare la legge passa. La Lega chiede di cambiare due punti, se puoi approvarla insieme è meglio”, afferma il leader di Iv con riferimento chiaro a Fedez che ultimamente lo ha attaccato per le sue posizioni in proposito. “Il modello è la nazionale – ha proseguito – i giocatori delle varie squadre in campionato se le danno di santa ragione, ma quando stanno in nazionale corrono tutti dalla stessa parte. In politica i partiti se le danno di santa ragione ma quando si parla di riforme, di diritti di tutti, le si votano insieme, poi si torna ad accapigliarsi”. In questo momento, purtroppo il ddl rischia di non passare al Senato perché mancano i numeri e nella settimana del trionfo europeo, l’Italia non prende a calci solo l’Inghilterra, ma anche gli sforzi fatti contro tutte le forme di discriminazione e questa volta ne uscirebbe assolutamente sconfitta!
Redazione La Pagina