Siamo riusciti a superare un vero weekend di paura ed entriamo nel mese di novembre un po’ in punta di piedi e sempre di più speranzosi di lasciarci alle spalle tutto quello che c’è stato. Non stiamo parlando degli effetti bizzarri della festa più tenebrosa dell’anno, Halloween, ma di quelli assurdi delle proteste dei fantomatici no vax, no mask e non pass.
Il punto più basso è stato toccato a Novara, per il quindicesimo sabato consecutivo si proteste, i manifestanti hanno sfilato indossando pettorine a strisce, qualcuna perfino numerata, con chiaro riferimento alle divise di stracci dei lager nazisti e cinti da del filo spinato. Una vera e propria macabra ‘coreografia’ scelta dai manifestanti per esprimere la loro contrarietà al Green Pass, ritenuto, a loro parere, uno strumento di dittatura e contro la libertà. Una provocazione con cui si è letteralmente superato il limite poiché anche il dissenso ha dei limiti inviolabili, come paragonare la situazione del Green Pass a quella che si è vissuta ad Auschwitz.
“È già successo in altre città italiane ma queste persone non sanno cosa è stata la Shoah. È pazzesco che si manifesti in questo modo. La storia bisogna conoscerla e fatti del genere mi lasciano senza parole”, dice al quotidiano La Stampa Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità ebraica di Novara e di Vercelli.
Nel frattempo si è giunti al 15° fine settimana di protesta e i commercianti se ne lamentano perché, alla faccia della ripresa dopo il Covid, denunciano una perdita dei guadagni del 25%, mentre Trieste, una delle città italiane simbolo delle proteste no pass, balza agli onori delle cronache per il numero dei contagi da Coronavirus aumentato e contemporaneamente la situazione ospedaliera peggiora. Le manifestazioni contro il Green Pass hanno dato vita a un focolaio con 78 contagiati riconducibili proprio alle riunioni e ai cortei. Nessuna di queste persone era vaccinata. Con questo ultimo risultato, Trieste risulta essere diventata la provincia italiana con la più alta incidenza di casi: 283 ogni 100mila abitanti, laddove in tutte le altre la media è inferiore ai 100 casi.
È una situazione che fa paura, vedere i contagi che tornano a salire dopo tutti gli sforzi e i sacrifici che la maggior parte degli abitanti ha fatto e in alcuni casi continua a fare. Fa paura vedere come la gente possa fare certi paragoni assolutamente illegittimi, come il paragone della Shoah con il Green pass, incuranti di qualsiasi briciolo di pudore e della legittimità del dissenso. Questi “fantomatici” no pass – perché non vogliamo confonderli con chi protesta civilmente e ha valide ragioni da dimostrare – sono riusciti a farci trascorrere un vero weekend di brividi, e questa volta Halloween non ha alcun merito!
Redazione La Pagina