Clima, Pandemia da Covid -19 ed economia al centro del summit tra i capi di Stato e di Governo
In questa settimana gli occhi sono stati puntati sul G20, il summit dei leader delle 20 maggiori economie al mondo, al fine di trovare un valido accordo sull’impegno nella lotta al cambiamento climatico.
Il Vertice dei Capi di Stato e di Governo dei Paesi appartenenti al G20, con la presenza dei rappresentanti di alcune delle principali organizzazioni internazionali e regionali, ha avuto luogo dal 30 al 31 ottobre del 2021 nella capitale italiana. Quello di Roma si tratta del 16° vertice G20 a livello di Capi di Stato e di Governo al quale vi hanno preso parte anche i Ministri dell’Economia.
“Un successo”
A valutare positivamente il vertice sull’emergenza climatica è stato proprio il premier italiano Mario Draghi per il quale il G20 “è stato un successo”, anche se “non è stato facile”. “In questo vertice abbiamo fatto sì che i nostri sogni siano ancora vivi ma adesso dobbiamo accertarci di trasformarli in fatti – ha dichiarato Draghi in conferenza stampa – Voglio ringraziare gli attivisti che ci mantengono sulla rotta giusta. Molti dicono che sono stanchi del bla bla bla, io credo che questo summit sia stato pieno di sostanza. Abbiamo riempito di sostanza le parole”.
Accordo meno ambizioso
In conclusione si è giunti all’auspicato accordo ma in formato molto meno ambizioso di quello al quale aspirava la presidenza italiana. Nel documento finale ci si impegna a rispettare i precedenti accordi di Parigi nei quali si chiede di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2° e di continuare gli sforzi per limitarlo a 1,5° rispetto al periodo preindustriale. I Paesi partecipanti, inoltre, si impegnano a cooperare sul piano tecnologico per aiutare i Paesi in via di sviluppo a fare a meno delle centrali a carbone “il prima possibile”, mentre non finanzieranno più la costruzione di queste centrali entro la fine dell’anno. Inoltre i Paesi in via di sviluppo potranno usufruire di 100 miliardi all’anno, promessi 12 anni fa a partire dal 2020, con cui fronteggiare le conseguenze del cambiamento climatico. Quello che però appare curioso è che nel nuovo documento manca la menzione di una neutralità nelle emissioni di CO2 da raggiungere entro il 2050 che viene sostituita con un più vago “entro la metà del secolo”. Inoltre, se da un lato viene ribadita l’importanza di diminuire sensibilmente il CO2 come mezzo più rapido per limitare il cambiamento climatico, dall’altro manca il riferimento all’impegno da parte dei Paesi partecipanti a fare il possibile per ridurre le emissioni in maniera significativa, presente nelle versioni precedenti.
Pandemia
Anche la Pandemia da Covid-19 è stata al centro dei negoziati del G20. Nel documento è previsto l’aumento della fornitura di vaccini e materiale medico ai Paesi in via di sviluppo per raggiungere gli obbiettivi di vaccinare almeno 40% della popolazione globale entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022. Inoltre si prevede un maggiore sostegno alla scienza per abbreviare il ciclo “per lo sviluppo di vaccini, terapie e diagnostica sicuri ed efficaci da 300 a 100 giorni”.
Spostamenti sicuri e inclusione
Un settore legato alla Pandemia ma che riguarda anche la ripresa economica dopo la crisi dovuta alla diffusione del virus è quello dei trasporti e degli spostamenti. La necessità in questo ambito è che sia garantita la ripresa dei trasporti in sicurezza per tutelare dal Covid-19 i lavoratori e i viaggiatori e i Paesi del G20 si impegnano a sostenere questo settore affidando all’Unesco un ruolo chiave.
Sempre la Pandemia ha messo in evidenza un maggiore impatto della situazione migratoria sulle economie globalizzate che si impegnano “ad adottare misure per sostenere la piena inclusione dei migranti, compresi i lavoratori, e dei rifugiati, nello spirito della cooperazione internazionale e in linea con le politiche, la legislazione e le circostanze nazionali, garantendo il pieno rispetto dei loro diritti e libertà fondamentali indipendentemente dal loro status migratorio”.
Redazione La Pagina