Incredibile come in questi giorni si stia parlando di Terza Guerra Mondiale, dando un significato concreto ad una locuzione che solo poco tempo fa aveva indicato un’ipotesi catastrofica assolutamente immaginaria. Invece, le tensioni tra Russia e Ucraina si intensificano di ora in ora e le notizie che giungono dalle agenzie non sono per nulla rassicuranti. Si parla di Terza Guerra Mondiale come una possibilità concreta.
Si parla di rivolte civili, di guerre di liberazione, di invasioni, di attacchi, di azioni militari, di interventi bellici, di eserciti mobilitati, di sanzioni, di crescente escalation militare, di rifugi sotterranei in allestimento, di flotte marittime in movimento e di spazi aerei pericolosi: parole e frasi, interventi e dichiarazioni che ci lasciano temere il peggio.
Oggi ci svegliamo coscienti che quella situazione in bilico da tempo, sorretta da un equilibrio instabile, è posta ad una pressione tale che potrebbe spezzarsi da un momento all’altro con conseguenze inimmaginabili. La richiesta da parte dell’Unione Europea – e anche dell’Italia dunque – al personale non essenziale di lasciare l’Ucraina, insieme a Israele che ha fatto tornare le famiglie dei suoi diplomatici, con la Norvegia e la Gran Bretagna che hanno chiesto ai propri cittadini di andarsene, sembrano provvedimenti fatti non a caso e che fanno immaginare scenari tutt’altro che pacifici.
Perfino Papa Francesco al termine dell’Angelus domenicale a San Pietro appare in apprensione: “le notizie che giungono dall’Ucraina sono molto preoccupanti. – dice il Santo Padre – Affido all’intercessione della Vergine Maria, nella coscienza dei responsabili politici, ogni sforzo della pace”. E c’è già chi fa riferimento all’ultimo segreto di Fatima dove dice che “una guerra senza precedenti provocherà una distruzione nucleare”.
Allora è vero che si rischia la guerra? È vero che potrebbe essere una guerra di portata addirittura mondiale? Che potrebbero essere coinvolti gli alleati della Nato? Stiamo realmente parlando di una possibile Terza Guerra Mondiale?
Questo ci chiediamo tutti increduli, stremati da una pandemia che abbiamo sopportato per tre lunghi anni e che stavamo faticosamente per superare: è frustante come al calare della curva pandemica, che sta caratterizzando questi giorni, corrisponda un innalzamento delle tensioni della crisi russo-ucraina.
Mancano le immagini di repertorio dell’istituto Luce e la voce meccanica del narratore che racconta l’avvicendarsi degli eventi che portarono ad uno dei conflitti mondiali del passato e poi sembrerebbe di assistere ad un documentario in bianco e nero, ad un film storico e invece no, sono le notizie del giorno: con il confronto telefonico tra Biden e Putin – l’avvertimento di uno, il rilancio dell’altro – e la situazione della crisi russo-ucraina che, nel bel mezzo di un febbraio di fine pandemia, rischia di provocare l’insorgere del nuovo Conflitto Mondiale.
Redazione La Pagina