“Non so se riusciremo a mantenere questo passo. Abbiamo ancora una ventina di gare. Può succedere di tutto, ma se continuiamo così è bello cominciare pensare di vincere il campionato.”
È con queste parole che Charles Leclerc, prima guida della Ferrari, ha commentato la sua recente vittoria sul circuito australiano di Melbourne, dove ha anche registrato il giro di pista più veloce, percorrendo i 306 chilometri dell’ autodromo Albert Park ad una media oltre 236 km/h, ovvero in 1 minuto, 20 secondi e 260 millesimi.
Il messaggio è chiaro: le Rosse di Maranello saranno fra le protagoniste del campionato 2022.
A cominciare dalla prossima gara di Imola, dove le monoposto italiane sono attese da oltre 100,000 tifosi, questi ultimi portatori di un indotto commerciale che è già stato stimato in oltre 230 milioni di euro.
Se Mattia Binotto, team leader Ferrari, finalmente può ora raccogliere i frutti di un biennio di aggiornamenti tecnici, è nei team avversari che invece i musi lunghi si sprecano.
A cominciare da Toro Rosso, scuderia dell’attuale campione in carica Max Verstappen.
Nelle prime tre gare di quest’anno il motore della sua monoposto ha accusato problemi meccanici che per due volte lo hanno costretto al ritiro; e poco importa che il suo team a Melbourne abbia raggranellato qualche punto un classifica grazie ad un provvidenziale secondo posto conquistato dal compagno di scuderia Checo Perez.
Ad ulteriore conferma di questo malcontento c’è la notizia, casualmente messa in circolazione proprio in questi giorni, che Verstappen pur avendo sottoscritto un quinquennale da complessivi duecento milioni di dollari, si è riservato la possibilità di lasciare Toro Rosso a fine stagione se la sua vettura non si dimostrasse competitiva.
Esordio di stagione al momento infelice pure in casa Mercedes, dove a primeggiare è George Russell, ex Williams, nel 2022 ingaggiato dai tedeschi come gregario del campionissimo Lewis Hamilton, ma che invece si sta paradossalmente dimostrando un pilota su cui puntare. Staremo a vedere.
Per dovere di cronaca segnaliamo che Carlos Sainz, altro pilota di Ferrari, presente sul podio nelle precedenti due gare, sul circuito australiano di Albert Park si è invece reso protagonista di un errore evitabilissimo : partito con le gomme dure, che rendevano rigida la sua guida, già al secondo giro ha urtato un cordolo ed è finito fuori pista.
Errore evitabilissimo, si diceva, perché da questa stagione la particolare aerodinamica delle monoposto porta ad un “effetto suolo”, cioè schiaccia le vetture sull’asfalto; basta un piccolo avvallamento del terreno a far perdere il controllo e finire fuori pista, come è appunto successo a Sainz, che queste avvertenze certamente le sapeva prima di noi.
Veniamo alle classifiche.
In Australia i vincitori di giornata sono stati il ferrarista Charles Leclerc, Segio Perez di Toro Rosso e George Russell di Mercedes; fuori dal podio, al quarto posto, il suo compagno di squadra Lewis Hamilton.
Invece, il campionato mondiale piloti ai primi posti vede Charles Leclerc a 71 punti; George Russel con 37 lunghezze; Carlos Sainz a 33.
La classifica mondiale squadre trova la Ferrari al primo posto, con 104 punti, seguita da Mercedes con 65 e Toro Rosso con 55.
Prossima gara: Autodromo Enzo e Dino Ferrari, meglio noto come circuito di Imola, domenica 24 aprile.
di Andreas Grandi
Immagini: Formula Uno, FIA, teams media