Anche la Svezia chiede di accelerare l’adesione, ma la Russia minaccia di inasprire il conflitto
La minaccia nucleare non è mai del tutto scongiurata, anzi torna ad incombere all’occorrenza per frenare tutte quelle iniziative che la Russia avverte come ostili per la propria sovranità. È così, infatti, che puntuale la minaccia nucleare torna in queste ore a gravare sull’evoluzione del conflitto in atto, dopo che è stato resa nota la possibilità di accelerare le procedure di adesione alla Nato di Finlandia e Svezia.
“Il comportamento imprevedibile della Russia è un problema enorme. La Russia è pronta a eseguire delle operazioni che sono ad alto rischio e che porteranno anche da noi un elevato numero di vittime”, afferma il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, in audizione alla commissione Esteri del Parlamento europeo. Il Cremlino, spiega inoltre il ministro finlandese, potrebbe “dispiegare forze e portare alle frontiere 100mila soldati”. “L’invasione russa dell’Ucraina – ha aggiunto – ha modificato l’ambiente di sicurezza europeo e finlandese, tuttavia la Finlandia non affronta una minaccia militare immediata”. Le sue parole sono state precedute da una nota diffusa dal presidente finlandese Sauli Niinistö e dalla premier Sanna Marin, nella quale si avverte forte la necessità di aderire “senza indugio” alla Nato. Si legge infatti nel comunicato: “L’adesione alla Nato rafforzerebbe la sicurezza della Finlandia. In quanto membro della Nato, la Finlandia rafforzerebbe l’intera alleanza di difesa. La Finlandia deve presentare domanda per l’adesione alla Nato senza indugio. Ci auguriamo che i passi nazionali ancora necessari per prendere questa decisione vengano presi rapidamente entro i prossimi giorni”.
La richiesta trova consensi, non solo da parte degli Usa che sostengono ogni richiesta di Finlandia e Svezia di adesione alla Nato, come spiega il portavoce della Casa Bianca Jen Psaki, ma anche da parte del cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha espresso il pieno sostegno del governo federale all’ingresso della Finlandia nella Nato in una telefonata con il presidente Sauli Niinisto.
In questo quadro, il governo svedese ha convocato una riunione straordinaria per lunedì prossimo per seguire le orme della Finlandia e prendere una decisione formale sulla domanda di adesione alla Nato.
La Russia non sta certo a guardare, di fronte queste richieste Mosca avanza ulteriori minacce e decisioni: intanto i principali leader politici della Finlandia sono stati informati che già da domani la Russia potrebbe tagliare le forniture di gas, come si evince dal giornale finlandese Iltalehti. I Finlandesi avevano già ipotizzato un’interruzione della fornitura di gas per il 23 maggio, quando, cioè, è previsto il prossimo pagamento (preteso in rubli da Mosca) da parte di Helsinki. Ma oltre al gas, è la minaccia nucleare che torna a farsi sempre più pressante.
Il ministro degli Esteri russo, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax, ha chiaramente espresso l’intenzione della Russia di prendere contromisure tecnico-militari e di altro tipo se la Finlandia aderirà alla Nato, per questo, afferma Sergej Lavrov, “persuadendo la Finlandia” ad aderire all’Alleanza, la Nato “punta a creare un nuovo fronte della minaccia militare alla Russia”.
Redazione La Pagina
1 commento
Chissà se al confine “Messico – USA”, la Cina armerebbe il Messico con armi di attacco e alcune basi militari, oltre all’addestramento e finanziamento di un governo corrotto, che uccide le regioni che ancora sentono un legame linguistico o culturale con gli USA, cosa scrivereste? Voi de La Pagina e tutto il mainstream per dovere di par condicio, e della trasparenza dell’informazione tanto invocata da voi, usereste lo stesso metro di giudizio. È irritante non tanto il contenuto che pur essendo di parte, bisogna rispettarlo, ma come per la pandemia, viene ammesso tutto il resto che ha contribuito alla situazione di oggi. Senza volere prendere le parti, ma credo che la gente cominci a capire, quali sono le fonti giornalistiche che informano per il piacere della trasparenza ed eloquenza, e di chi invece avendo il guinzaglio corto, non possa andare oltre il pensiero unico. Anche se pubblicate questo mio intervento, non cambia granché, dato che le persone pensano nel frame a cui si sentono più sicuri, ovvero quello del menefreghismo e da quello non escono più.