Infatti nel Decreto Aiuti pubblicato nella Gazzetta Ufficiale è stato inserito, modificando così il testo originale approvato dal Consiglio dei Ministri, il vincolo della residenza in Italia ai fini del diritto al Bonus per i pensionati. All’articolo 32 intitolato “Indennità una tantum per pensionati e altre categorie di soggetti” il legislatore ha aggiunto la frase “In favore dei soggetti residenti in Italia… etc.”.
Siamo certamente consapevoli che il Decreto Aiuti è stato varato con l’obiettivo di adottare misure urgenti di sostegno economico agli italiani residenti in Italia (individui ed imprese) per contenere gli aumenti dei costi del carburante e delle bollette di luce e gas, ma speravamo che il Bonus di 200 euro potesse essere esteso anche e soprattutto ai pensionati italiani residenti all’estero, la cui grande maggioranza percepisce importi irrisori di pensione (e un numero non esiguo di loro paga le tasse in Italia).
Speravamo che un Bonus che a luglio verrà erogato in Italia a 30 milioni di persone potesse diventare appannaggio anche di 400.000 pensionati italiani residenti all’estero. Così non è stato (ma quando il Decreto arriverà Parlamento non mancheremo di presentare emendamenti correttivi) e, come in altre circostanze, siamo costretti fare i conti con l’ennesima disattenzione dello Stato italiano che troppo spesso non dimostra la necessaria sensibilità per i diritti e le aspettative dei nostri connazionali.