Diciamolo subito: a Montecarlo il team di Toro Rosso ha vinto perché ci ha messo del suo. All’opposto, anche la Ferrari ci ha messo del suo e cosi’ ha perso una gara che sembrava vinta in partenza.
Tra i due litiganti, una pioggia che più imprevedibile non avrebbe potuto essere. E se pensiamo che molti team di Formula Uno usano la capacità predittiva della intelligenza artificiale-AI proprio per gestire gli inconvenienti, allora non c’è che dire: quanto accaduto ieri al Gran Premio di Formula Uno di Monaco segna una bella rivincita per il buonsenso di una volta.
Andiamo con ordine e, tanto per rimanere in argomento, partiamo veloci.
Ieri il mondiale di Formula 1 edizione 2022, per la 68° volta sul circuito cittadino di Montecarlo dal 1929, era pronto a correre i suoi 78 giri di pista sui 3,357 km del percorso.
La griglia di partenza, la starting grid, lasciava ben sperare: in pole position Charles Leclerc, predestinato vincitore sul circuito di casa.
Accanto a lui Carlos Sainz, l’altro ferrarista, pronto a difenderlo dall’assalto della squadra di Toro Rosso, che allineava in terza posizione Checo Perez ed in quarta Max Verstappen, vincitore della annata 2021.
Insomma, i giochi sembravano fatti: le gommature erano pronte per pneumatici slick, le gomme morbide, da asciutto; l’assetto delle monoposto era stato allestito per una calda giornata di sole, preludio di una gara tecnica ma non velocissima, dato che le 19 curve del percorso urbano di Monaco oltre ad impegnare lo sterzo, non consentono velocità elevate ed una adeguata dispersione di calore al radiatore ed ai sistemi di frenata, con un facile surriscaldamento dei motori.
Altra particolarità: le strette carreggiate del circuito urbano di Monaco, se vanno bene per la mobilità privata, difficilmente permettono sorpassi ai bolidi da competizione.
Quindi i piloti sulla linea di partenza hanno ottime possibilità di conservare sino al traguardo la priorità acquisita in qualifica.
Tutto questo, dicevamo, salvo imprevisti: e questi si sono puntualmente presentati.
A pochi minuti dall’inizio arriva una pioggia torrenziale, che annacqua strategie di piloti e team, ed allontana dalle tribune molti dei 28’000 spettatori presenti.
Nell’attesa, per sessanta minuti non si è fatto altro che parlare di meteo, di gommature e del peggiore dei pronostici. Sì, perché nel campionato 2022 alle vetture é stato imposto un effetto suolo, per aumentare la velocità: ma quando piove questo assetto solleva un muro d’acqua che ostacola i piloti e propizia gli incidenti.
Alla partenza, la direzione di gara impone le gomme full wet, da pioggia, perché tutti possano surfare sull’acqua che ormai aveva inondato il circuito.
Le previsioni parevano avviarsi ad essere confermate: sin dai primi giri i ferraristi Leclerc e Sainz, binomio vincente, si impongono sulla coppia di inseguitori Perez e Verstappen di Toro Rosso.
Passano i minuti. Ma anche gli effetti della meteo, perché la pista inizia ad asciugarsi.
Perez viene richiamato ai box: monta le gomme intermedie e riparte a tutta velocità.
La Ferrari temporeggia; chiede a Sainz di imitare la decisione di Perez. Risposta negativa: il pilota spagnolo vuole rischiare, attendere che l’asfalto si asciughi ed infine passare alla gommatura slick.
Allora il box Ferrari, sempre per montare le intermedie, richiama Leclerc, che era al comando. Siamo al 19° giro. Leclerc esegue, ma al rientro in gara ha ormai ha perso la pole position.
Dopo altri tre giri, altro errore Ferrari: Sainz viene convocato ai box per le slick.
La stessa richiesta viene indirizzata anche a Leclerc ed inspiegabilmente subito revocata: “no, non rientrare ai box”.
Troppo tardi: dopo la sosta Leclerc torna in pista con gomme da asciutto, ma anche quarto in graduatoria, scavalcato dalla coppia Perez-Verstappen e dall’altro ferrarista Carlos Sainz, che nel frattempo si sono avvantaggiati.
Il circuito di Monaco non perdona: difficilissimo sorpassare, chi abbandona la pole position poi la rimpiange.
E’ il destino che ipoteca la disperata rimonta di Leclerc.
Mentre la gara riprende dopo un pauroso testacoda di Mick Schumacher che accartoccia la sua Haas sulle barriere a bordo pista,
Leclerc torna inutilmente a giocarsi il tutto per tutto.
Dopo i problemi meteorologici e le incomprensioni con la scuderia, infine ci si mette anche il regolamento: una gara di Formula 1 non può superare le due ore.
La corsa quindi termina nel rispetto dei tempi, senza completare i 78 giri regolamentari.
Vince Perez, primo pilota messicano ad imporsi sul prestigioso circuito monegasco.
Sainz è secondo; terzo, Verstappen.
Leclerc, furibondo, deve accontentarsi della medaglia di legno, di un inutile quarto posto perdipiu’ davanti al pubblico di casa ed a poche centinaia di metri dal suo domicilio.
“Non ho parole” ha commentato il ferrarista nell’immediato dopo gara, “abbiamo fatto troppi errori”.
Anche la diretta televisiva del Gran Prix di Monaco edizione 2022, venduta a caro prezzo ai circuiti televisivi mondiali, deve rispettare i tempi e viene interrotta, per non sforare i canoni di abbonamento che le televisioni hanno già pagato per ricevere la mondovisione.
A Montecarlo il team Toro Rosso festeggia: anche quest’anno, come nel 2021.
La scuderia Ferrari preferisce non alimentare chiacchiere.
A parlare, impietose, non restano che le classifiche di campionato.
La graduatoria piloti ritrova al primo posto Max Verstappen, con 125 punti. Secondo é Charles Leclerc con 116. Terzo Checo Perez con 110 lunghezze.
Quarto George Russell, quest’anno entrato in Mercedes come gregario ma che invece si sta dimostrando una stella di prima grandezza, con 84 punti ed un ottimo quinto posto per la gara di giornata.
Tornando alla classifica del campionato piloti, il quinto posto è di Carlos Sainz, con 83 punti. La sesta posizione è infine riservata ai 50 punti di Lewis Hamilton.
La classifica generale del mondiale squadre invece allinea Toro Rosso con 235 punti, seguita da Ferrari con 199, e Mercedes con 133.
Prossima gara, tra due settimane, a Baku, in Azerbaijan.
Agli altri piloti e team del circus di Formula 1 per le prossime gare non resta che attendere e sperare negli errori dei primi in classifica.
Come abbiamo visto a Monaco, le premesse perché questo nuovamente accada sembrano rimanere intatte.
di Andreas Grandi
Photo Credit: F1 – Fia – teams media