Il 4 e il 5 luglio 2022 si svolge a Lugano la Ukraine Recovery Conference-URC, che consente ai leder mondiali di finalmente avviare le discussioni sulla ricostruzione della Ucraina, con la aspettativa che anche il conflitto armato con la Russia si risolva in tempi brevi.
L’evento, lo ricordano le cronache, comunque si svolge in un contesto di forti tensioni internazionali.
Pertanto le autorità cantonali e federali sono al lavoro affinché ai partecipanti sia garantito un dispositivo di sicurezza affidabile.
Ma andiamo con ordine.
Nella seduta del 10 giugno 2022, il Consiglio federale ha innanzitutto deciso di considerare la URC un evento straordinario ai sensi dell’ordinanza sulla protezione di persone ed edifici di competenza federale (OPCF).
Questa risoluzione fornisce la base legale alle autorità interessate affinché, in linea di principio, ora possano attivarsi in tutto il territorio elvetico per garantire la sicurezza alle persone che godono di una protezione speciale secondo il diritto internazionale.
Si tratta di un presupposto giuridico che, per cominciare, consente alla Confederazione anche di partecipare alle spese che vengono sostenute dal Cantone Ticino per garantire la sicurezza nell’ambito del suo mandato di protezione.
Nello specifico, la Confederazione contribuisce a tali oneri nella misura dell’80 per cento. L’indennità é versata tramite un credito aggiuntivo compensato all’interno del budget del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP).
La direzione generale delle operazioni di sicurezza è affidata alle autorità del Cantone Ticino, in particolare alla Polizia cantonale.
In parallelo, la situazione viene coordinata, fino alla data della conferenza, anche da tutta una serie di uffici federali: il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS); il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC); l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e Fedpol, l’Ufficio federale di polizia.
È previsto che la Polizia cantonale ticinese riceva assistenza in via sussidiaria anche da contingenti messi a disposizione dalla Confederazione, dai Cantoni, dalle autorità militari e dal Corpo delle guardie di confine.
Il Consiglio federale, tra le sue risoluzioni per il summit sulle rive del Ceresio, ha infatti approvato l’impiego temporaneo di un massimo di 1600 militari a favore delle autorità ticinesi, oltre che anche deciso limitare l’uso dello spazio aereo.
La restrizione dell’uso dello spazio aereo, che dovrebbe riguardare la sola regione di Lugano, è previsto inizi il 1° luglio ed eventualmente protrarsi per i successivi sette giorni.
di Andreas Grandi
Photo credit: Schweizerische Eidgenossenschaft – Media