Emozioni, ma anche conferme e rimonte dal fine settimana appena concluso: nella 9a prova del campionato 2022, davanti a 338’000 spettatori, sul circuito Gilles Villeuve, a Montreal, in Canada, Max Verstappen di Toro Rosso ha celebrato la sua 26° vittoria, confermando il primato in classifica.
Secondo Carlos Sainz, di Ferrari e terzo, finalmente, Lewis Hamilton di Mercedes.
Piazzamenti quasi anticipati dalle qualificazioni, che già avevano visto distinguersi la coppia Verstappen-Sainz, seguita da un inarrestabile Fernando Alonso, di Alpine Renault, tra i piloti ancora in pista con la maggiore anzianità di carriera.
Penalità annunciata e confermata invece per l’altro ferrarista, Charles Leclerc.
Nelle qualifiche, per una modifica al motore, lo costringono ad arretrare di dieci posizioni alla partenza ma, lo vedremo tra breve, non a quello del traguardo.
E allora portiamoci alla linea di partenza.
Stavolta non delle qualifiche, ma a quella vera: quella della gara.
Le posizioni di testa, che allineano Verstappen, Alonzo, Sainz e Lewis Hamilton, rendono ancor più imbarazzante la penalità confermata a Leclerc, confinato addirittura alla 19° posizione sulla ventina dei piloti presenti.
Le note della cronaca di giornata segnalano che dopo soli tre giri Sainz sorpassa Alonso; invece George Russel prima supera il francese Esteban Ocon, collega di Alonzo in Alpine Renault, e poi il danese Kevin Magnussen del team americano Haas, tornato ai box per un danno alla carrozzeria.
Fuori dai giochi Checo Perez di Toro Rosso: all’ottavo giro è costretto a ritirarsi per un guasto al cambio.
Come sempre in questi casi, quando non è possibile avvantaggiarsi in pista, i piloti approfittano delle difficoltà degli avversari.
I mezzi di soccorso subentrati per rimuovere la vettura di Perez, hanno infatti consentito un primo rimescolamento delle posizioni.
Tra cambi di gommature, reali o strategici che siano, la storia si è poi ripetuta al 49° dei settanta giri previsti dal tracciato canadese, quando il giapponese Yuki Tsunoda, di Alpha Tauri, ex Minardi Corse, ed ora team del gruppo Toro Rosso, si infrange contro le barriere di protezione.
La nuova sosta per motivi di sicurezza che ne è seguita ha definito le posizioni che ritroveremo al traguardo.
Primo è Max Verstappen, che con la vittoria canadese aggiunge al suo curriculum il sesto podio nella stagione 2022.
Dietro di lui troviamo Carlos Sainz, che con il piazzamento sulla pista di Montreal quest’anno sale sul podio, per la quinta volta, al secondo rango.
Terzo, un indomito Lewis Hamilton di Mercedes, che non ha proprio voglia di arrendersi malgrado l’annuncio, forse esagerato dai media, del suo ritiro dalle corse al termine della stagione in corso.
Dietro di lui, al quarto rango, il compagno di scuderia George Russell, che anche a Montreal è riuscito nell’impresa, unico tra i piloti in gara, a piazzarsi in zona punti e senza fare incidenti.
Alla quinta posizione troviamo Charles Leclerc, in clamorosa rimonta dalla 19° posizione cui era stato costretto alla partenza.
Buona notizia per lui, e buone notizie per il suo team, Ferrari, che quest’anno pare essere perseguitato più dalla sfortuna che non da carenze tecniche.
Insomma, ed il Gran Premio del Canada torna a ricordarlo: le rosse di Maranello nel 2022 sono determinate a giocarsi la partita sino all’ultimo giro di ruota.
Terminiamo le nostre cronache riassumendo le classifiche generali.
Dopo il Gran Prix del Canada la classifica del campionato piloti elenca la seguente graduatoria: Verstappen con 175 punti, Perez a 129, Leclerc con 126, Russel a 111, Sainz con 102, Hamilton a 77 lunghezze, seguito dal gruppo.
La classifica team invece conferma la supremazia di Toro Rosso, con ben 304 punti, seguita da Ferrari con 208.
Terze le frecce d’argento di Mercedes, che capitalizzano 188 lunghezze grazie a George Russell ed alla sua regolare serie di piazzamenti in pista.
Prossima gara il 3 luglio, su un altro dei circuiti più famosi al mondo: quello di Silverstone, nel Northhamptonshire, dal 1952 sede del Gran Premio di Inghilterra.
di Andreas Grandi
Crediti per foto ed immagini: FIA & teams media