A Silverstone, per il Gran Premio di Inghilterra, la Formula Uno ha confermato i protagonisti e rimescolato la classifica. I nomi sono sempre gli stessi: Ferrari, Red Bulle e Mercedes. Ma è come i loro piloti hanno raggiunto il traguardo che ha superato ogni pronostico.
La starting grid, i blocchi partenza, lasciava presagire che Verstappen e Perez non intendevano cedere le posizioni di comando e che Leclerc ma soprattutto Sainz erano scesi in pista per lasciare il segno.
Anzi, persino lo spagnolo che in sette stagioni di Gran Prix sinora non ha vinto una gara che fosse una, si era abbandonato a sogni di vittoria, dimenticandosi, siccome siamo in Inghilterra, che in Ferrari il suo ruolo è di essere lo spare heir, regnante per caso ma non per contratto.
Ma a Silverstone la vera sorpresa la ha data la Mercedes, che ha sconfitto il porpoising: se parli come mangi vuol dire che ha risolto l’ondeggiamento sinora nemico giurato delle frecce d’argento tedesche e causato dall’effetto suolo imposto alle vetture nel campionato 2022. E come ci sono riusciti? Le solite malelingue dicono che i regolamenti sono stati cambiati all’ultimo minuto. Sempre le solite malelingue riferiscono che la commissione tecnica che ha deciso la modifica stavolta comprendeva un ex-ingegnere della Mercedes, e che appena la modifica è stata approvata, guarda un po’, l’unico team che era in regola era proprio quello Mercedes. Risultato: a Silverstone Lewis Hamilton ha collezionato una serie di sorpassi clamorosi ed è salito sul podio.
Per quanto riguarda la gara, vediamo come è andata a finire.
Il Gran Prix è iniziato con una mega tamponamento che ha coinvolto, per fortuna senza conseguenze, il ventitreenne cinese Zhou Guanyu di Alfa Romeo.
Questo ha sfoltito i ranghi e ora velocizza anche la cronaca di giornata.
Alla ripresa della corsa, le sorprese iniziano dal 19° dei 52 giri del circuito.
Sainz rifiuta l’invito del box Ferrari e non concede la pole position al compagno Leclerc che lo insegue.
Mattia Binotto, team principal di entrambi, fiuta che lo spagnolo è in giornata di grazia e, dopo qualche esitazione, gli chiede di mantenersi primo.
Insomma per i due Ferraristi l’ordine di scuderia é: vinca il migliore.
La gara continua, e così anche i cambi di gomme.
Al 46° giro, Hamilton si infila tra Perez e Leclerc ed agguanta il secondo posto, ma viene recuperato dal messicano di Red Bull.
La gara si decide al 48° giro, quando Hamilton supera Leclerc.
Al traguardo troveremo quindi Sainz, seguito da Perez, e da Hamilton; al quarto posto, un Leclerc che non è in vena di commenti e viene subito preso in consegna da Mattia Binotto.
La classifica del campionato piloti trova Verstappen, Perez, Leclerc e Sainz allineati con 181, 147, 138 e 128 punti.
Per la graduatoria dei team, il terzetto di testa vede Red Bull, Ferrari e Mercedes, con 328, 266, e 203 punti; degli altri, parleremo un’altra volta.
Il Gran Prix di Silverstone si è chiuso con gli inni nazionali.
Finalmente è tornato a farsi sentire anche l‘Inno di Mameli.
Forse suonato un po’ velocemente dai sudditi di Elisabetta II.
Ma adeguiamoci all’ambiente automobilistico: consideriamolo come un presagio beneaugurante per la prossima gara del 10 luglio, quando al Red Bull Ring di Spielberg si correrà il Gran Premio d’Austria.
di Andreas Grandi
Photo Crediti: F1 & team media