I risultati della Circoscrizione Estero/Ripartizione Europa, per quanto riguarda la Svizzera, sono stati chiari: il centrodestra ha sconfitto la corazzata del PD in territorio elvetico. Qualcosa di inimmaginabile e di pura utopia fino a pochi anni fa.
Comunque dal 2014, quando il PD di Renzi alle elezioni europee raccolse il 40% dei voti, il partito democratico ha perso, a livello nazionale, circa 5 milioni di voti e di riflesso la stessa cosa è accaduta anche in Svizzera, dove il centrodestra ha ottenuto più voti sia alla Camera dei Deputati sia al Senato.
Le elezioni politiche del 25 settembre hanno assegnato una vittoria schiacciante al centrodestra, a guida Fratelli d’Italia, e l’incoronazione di Giorgia Meloni, che quasi certamente passerà alla storia come prima donna premier italiana. In questa cornice, non possiamo dimenticarci di sottolineare la dolorosa astensione, infatti hanno esercitato il diritto di voto solo il 64% degli elettori.
Il vento del cambiamento ha raggiunto pure l’Europa e la Svizzera, dove la sinistra la faceva da padrona da molti anni, grazie agli elettori della prima emigrazione, insieme ai loro fedeli patronati di riferimento, che durante le elezioni politiche si trasformavano e si trasformano ancora, sia pure in misura ormai ridotta, in uffici elettorali di propaganda politica per i loro candidati.
I primi segnali di questa svolta si sono notati con il voto per il rinnovo dei COMITES, dove finora i membri erano tutti appartenenti a una stessa area politica, cioè alla sinistra.
Invece, dalle elezioni dello scorso dicembre questa egemonia non esiste più, dato che si sono presentate liste civiche e di altre aree politiche che hanno rotto la supremazia in questi organi dell’emigrazione. L’esempio più eclatante si è verificato nel Comites di Zurigo, l’emblema della sinistra in Svizzera, che è stato sottratto al PD.
Pertanto, questi segnali di cambiamento si respiravano da tempo e lo spoglio ha dato il colpo di grazia.
Ora, però, il centrodestra non avrà più alibi, in quanto ha la maggioranza assoluta sia alla Camera che al Senato e dovrà dimostrare di essere all’altezza del difficile compito che l’aspetta. Chiaramente non si potranno fare miracoli, in poco tempo, a causa delle macerie in cui hanno lasciato l’Italia i governi precedenti, ma il centrodestra dovrà far ripartire, il più presto possibile, l’economia e ridare rispetto al nostro Paese in Europa e nel mondo.
Siamo convinti che Meloni, assieme a Salvini e Berlusconi, sapranno governare, perché condividono gli stessi valori e hanno un programma comune.
Di conseguenza meritano un grande in bocca al lupo!
Attendiamo i vincitori alla prova, li accompagneremo con entusiasmo in questa bella prova di rinnovamento delle istituzioni.
Auguri all’Italia che, finalmente, s’è desta e con l’elmo della Meloni s’è cinta la testa.
Vincenzo Robolotti– Stoccarda (Germania)
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