La Ong Ocean Viking è approdata a Tolone, ma le reazioni del governo francese contro l’Italia sono dure. Meloni: “disponibile ad incontro per nuove soluzioni!”
Rischia di aprire un caso diplomatico la vicenda della Ong Ocean Viking, rifiutata dall’Italia e mandata verso le coste francesi. La nave, dopo varie vicissitudini, sarebbe stata accolta nel porto di Tolone questa mattina alle ore 8:42, scortata da navi e un elicottero francesi. Ma le reazioni da parte della Francia sono molto dure e il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha annunciato delle conseguenze nei confronti dell’Italia. Darmanin ha annunciato che in via del tutto eccezionale la Francia accoglierà la nave Ocean Viking della Ong Sos Mediterranee con 230 migranti a bordo, di cui 57 bambini, un terzo dei quali sarà saranno “rilocalizzati” in Francia, ma l’evento non rimarrà certo senza conseguenze. “L’Italia è stata molto disumana” dice il ministro francese e rispetto all’emergenza migranti “le autorità italiane si sono dimostrate non professionali”, poiché “aveva il dovere di accogliere queste persone”. Per questo motivo, uno degli effetti diretti annunciati da Darmanin sarà l’invio di “500 poliziotti francesi al confine italiano per controllare meglio le nostre frontiere” oltre al fatto che la Francia “sospende l’insieme delle redistribuzioni dei 3500 rifugiati a beneficio dell’Italia e chiama tutti gli altri partecipanti al meccanismo europeo, soprattutto la Germania, a fare altrettanto”.
Una prima risposta arriva dal ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha definito la risposta francese alla gestione della Ocean Viking da parte delle autorità italiane una “reazione sproporzionata”. “Ci sono persone che vogliono venire in Italia. Noi siamo pronti a curarle ma non tutti possono venire in Italia. Sulla redistribuzione non è stato fatto molto per cui bisogna trovare soluzioni con determinazione. Le polemiche non servono a molto, ma una soluzione va trovata in Africa”, ha aggiunto il titolare della Farnesina.
Ma anche la premier Giorgia Meloni ha potuto esprimersi sulla questione durante una conferenza stampa di questa mattina. “Sono rimasta molto colpita dalla reazione così aggressiva del governo francese”, una reazione “incomprensibile” e “ingiustificata” aggiunge Meloni con un tono più sommesso del solito. “È la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia che porta con sé 230 migranti e ha una reazione così dura nei confronti di una nazione, l’Italia, che dall’inizio di quest’anno ha fatto entrare circa 90 mila migranti” ha concluso la Presidente del consiglio. Per quanto riguarda l’annuncio di conseguenze bilaterali da parte di Darmanin, Meloni afferma che “la richiesta di isolamento dell’Italia tradisce una dinamica Ue curiosa. Si parla di solidarietà e condivisione… voglio sperare che non accada, non sarebbe intelligente”, aggiungendo che non bisogna isolare l’Italia ma gli scafisti. “Cosa fa arrabbiare? – si è domandata Meloni -. Il fatto che l’Italia deve essere l’unico porto di sbarco per i migranti del Mediterraneo? Questo non c’è scritto in nessun accordo”. Per quanto riguarda le possibili soluzioni per questa vicenda che rischia di diventare un caso diplomatico, Meloni annuncia delle possibili ipotesi: “possiamo decidere che siamo l’unico porto d’Europa ma non sono d’accordo, non ho avuto questo mandato. Ipotesi due: non credo che si debba litigare ogni volta con Francia, Grecia… Unica soluzione comune, e ne ho parlato con Macron, Germania e Ue, è la difesa dei confini esterni dell’Ue, bloccare le partenza, aprire hotspot. Abbiamo speso milioni di euro per aiutare la Turchia, ora serve una soluzione europea”. “Io continuo a dare la mia disponibilità per incontrarci e per mettere sul tavolo le soluzioni perché io francamente non so quali siano. Noi non siamo più in grado di occuparcene ed abbiamo un mandato per occuparcene in modo diverso”.
Nel frattempo i passeggeri hanno cominciato a sbarcare dalla nave Ocean Viking, come ha annunciato il prefetto della regione del Var, Evence Richard, i servizi delle dogane procederanno alla notificazione ai passeggeri del loro trasferimento in zona d’attesa, vicino a Hyères, “precisamente nella penisola di Giens” ha spiegato il prefetto, dove saranno verificate le loro condizioni di salute.
Redazione La Pagina