Il Natale arriva presto, soprattutto in Svizzera dove per tradizione è uno degli eventi più sentiti e che di anno in anno si arricchisce di momenti e appuntamenti a tema che creano un ambiente unico. Mentre siamo in trepida attesa dell’accensione ufficiale delle luci sulla Bahnhofstrasse di Zurigo, il prossimo 24 novembre, ci viene spontaneo chiederci che Natale sarà quest’anno dopo la messa in guardia sui rincari energetici che da diversi mesi ci attanagliano. E tutte le lucine dei mercatini? E le musiche in filodiffusione? Le vetrine eccentriche e originali? I caroselli, le bancarelle, le decorazioni… siamo pronti a ridimensionare tutto questo? Pare di no e sembra che non sarà così, perché in Svizzera è già tutto pronto per vivere l’esperienza magica dell’Avvento. Anzi una piccola modifica sembra esserci stata, riguarda la durata dell’accensione delle Lucy di Zurigo, la luminaria natalizia più suggestiva della Svizzera. Il provvedimento è stato preso in considerazione per cercare di rimediare alle possibili mancanze di corrente a cui si potrebbe andare incontro. Quindi si è pensato di spegnere le luminarie alle ore 22:00 tutte le sere, tranne che per i giorni del 24, 25 e 31 dicembre. Inoltre si è pensato anche di ridimensionare l’illuminazione sulle facciate degli edifici pubblici. Poteva andare peggio, diciamo la verità, il Natale sembra salvo.
Il problema del rincaro energetico non ha colpito solo la Svizzera, anche in Italia, per esempio, si parla di grandi rinunce, non solo a livello di luminarie, che non sono certamente paragonabili a quelle svizzere, ma che comunque scaldano l’atmosfera di tutte le piazze italiane. La luce è proprio il problema principale, gli italiani, infatti si trovano aumenti esorbitanti nelle bollette, insieme al carburante e al rincaro della spesa. Al sud Italia, addirittura, i dati nazionali segnalano il tasso d’inflazione più alto d’Italia (14,9%) unito al reddito pro capite da sempre più basso rispetto alla media nazionale, con questa prospettiva il natale è davvero a rischio. La stessa situazione si ripropone in tutta la Penisola, in maniera più ridimensionata rispetto al sud, ma incide sempre sull’economia degli italiani in maniera ancora più evidente nel periodo delle festività natalizie. Dunque ci si aspetta un intervento risolutore da parte del Governo, un’idea “salva natale” lampo, che ci aiuti a trascorrere questa festività in maniera più serena, ne abbiamo tutti più bisogno. E in effetti nel fine settimana un’idea “illuminante” arriva da parte della Lega: bonus matrimoni, fino a 20 mila euro, unicamente per chi si sposa in chiesa! La proposta del bonus matrimonio, di cui tutti gli italiani sentono il più urgente bisogno, è stata depositata da Domenico Furgiuele, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli, Erik Pretto e Simone Billi (perché evidentemente un provvedimento simile interessa anche gli italiani all’estero) ed è volta “ad agevolare le giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso e che avranno la possibilità di usufruire della detrazione del 20% delle spese connesse alla celebrazione del matrimonio religioso quali: ornamenti in Chiesa, tra cui i fiori decorativi, la passatoia e i libretti; gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, le bomboniere, il servizio di coiffeur e di make-up e, infine, il servizio fotografico”. A Natale meno luminarie ma più idee illuminanti! Se c’è qualcosa di cui non ci si può certo lamentare è sicuramente la mancanza di originalità delle proposte, insieme ad un tempismo impeccabile. Cosa altro dobbiamo sentire da parte di questo nuovo Governo per evitare di affrontare i reali problemi economici?
Redazione La Pagina