I requisiti per ottenere l’esenzione sono la denuncia penale all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva e la comunicazione al Comune competente. Queste sono le nuove regole inserite nella legge di bilancio 2023. Il proprietario o titolare di altro diritto di godimento dell’immobile o del terreno dovrà presentare denuncia all’autorità giudiziaria per violazione di domicilio o per reati relativi l’occupazione abusiva, reati previsti dagli art.614 e 633 cp. Il titolare dell’immobile dovrà poi darne comunicazione al Comune interessato, in via telematica, nei modi stabiliti con decreto del Mef entro 60 gg. dall’entrata in vigore della legge. I Comuni per queste mancate entrate avranno diritto ad un ristoro. Il fine del legislatore mira a porre fine ad una questione dibattuta da tempo sulla quale la giurisprudenza non ha sempre avuto un chiaro orientamento. Molto spesso infatti sono state emanate decisioni contrastanti in merito. È di fatto contrario ai principi costituzionali, richiedere il pagamento del tributo, nel caso in cui il proprietario non possa utilizzare l’immobile e non possa trarne i frutti in caso di utilizzo di terzi. Il possesso dell’immobile viene a mancare se il titolare ne è stato spogliato con clandestinità, senza aver stipulato nessun contratto. Sino ad oggi la normativa stabilisce che, il soggetto che risulti titolare dell’immobile al catasto o alla conservatoria immobiliare, ovvero il possessore di diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione ,superficie), mentre il detentore, l’occupante, anche abusivo, non sono contemplati nei soggetti passivi. Con ordinanza 29868/2021 i giudici di legittimazione hanno stabilito che l’occupazione da parte di terzi, non esonera il proprietario dal pagamento dei tributi. Di fatto il mancato possesso, oggi, non esonera il proprietario dell’immobile dal pagamento dei tributi. Così come è irrilevante la detenzione da parte dell’utilizzatore che sia rimasto nel godimento del bene anche dopo la scadenza del contratto di locazione. Anche la requisizione e l’occupazione temporanea d’urgenza, di un terreno, da parte dell’amministrazione pubblica, non sottrae al proprietario il possesso sino a quando non interviene un decreto di esproprio, così stabilisce la Suprema corte. Queste nuove disposizioni di legge contenute nella finanziaria 2023 vogliono assicurare l’esonero dal pagamento, qualora si verifichino le situazioni sopra enunciate.
Dr. Paolo Gasparini