Se la mia narrazione non è di alcuna utilità pratica, perché filosofeggiare sui soliti noti che tiranneggiano il mondo? Magari le mie sono escursioni dalla morale dello schiavo cui a volte mi adombro, mi permettono di evadere dalla ragione strumentale, che si fonda sul mito della prestazione quanto quello del merito, specie se calcolato in termini individuali. Questa ragione strumentale, quella degli uomini e delle donne di potere, che sono disposti a sostenere qualsiasi menzogna purché porti loro consenso, non sopporta chi agisce perché appassionato, ha uno spirito libero e ancora scandaglia la vita solo in virtù della sua immaginazione debordante e irregolare. Non mi tormento più, nel persuadere i seguaci di questa nuova religione, che sono stati soggiogati dai media, e mi sforzo di ignorare le persone che ancora girano mascherate o si inoculano con i richiami, avendo essi più paura di vivere che di morire e l’assoggettamento di quasi tutta la comunità scientifica e intellettuale di fronte allo strapotere del media mainstream.
La mia narrativa spiega di come una volta entrati in una Matrix ideologica, si sia passati ad un vivere religiosamente la propria fede incondizionata senza accettare sfumature, solo bianco e nero, bene e male. Come se la vita non avesse prezzo, e quindi la soppressione dei diritti e l’aumento delle disuguaglianze fossero un male minore, di fronte al rischio di perdere la loro vita agiata. Sono convinto, che esiste una grande massa scettica, che ha capito abbastanza da non credere a ciò che passa il sistema, ma che non ha l’energia, la preparazione e il coraggio di ottenere un diverso accesso alla realtà. È questa la più grande vittoria del sistema, che facendone degli scettici disillusi senza speranza ne disinnesca ogni potenziale pericolosità, applicando lo stesso metodo per altre manipolazioni mediatiche che l’élite finanziaria mette in atto in questa rivoluzione verticistica. Ecco alcuni esempi lampanti che solo un fedele ortodosso può ignorare.
La tecnica del “pacco” applicata da Pfizer e da Ursula Von Der Leyen in cui si vendette e pubblicizzò un farmaco sperimentale, salvo poi ammettere che non si era fatta alcuna sperimentazione per ciò che riguardava gli effetti di immunizzazione. Sempre impunita, la Von Der Leyen e il resto dei camerieri delle corporations, può insistere a rifilare i suoi “pacchi” al contribuente europeo, pretendendo altri miliardi per la “ricostruzione dell’Ucraina”, che si attua, continuando a finanziare la guerra, tramite il contribuente europeo che finanzia Kiev per permetterle di pagare le armi spesso da riciclare dalle multinazionali americane. Eccovi la UE, forte e spietata con i cittadini, debole e timorosa con Washington. Solo una omertosa “religione del buon senso” può occultare questo scempio, i cui le principali vittime saranno il popolo ucraino e i contribuenti UE. Come non riconoscere la falsa retorica, nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Mattarella preconfezionato dal suo spin doctor, falso e autocelebrativo che fa appello ad accogliere con entusiasmo il progresso. Intendeva quello dell’inflazione, della guerra, dei trattamenti sanitari obbligatorio del MES che a breve verrà ratificato dal “governo ombra” Draghi o dall’entrata dell’Europa nel tunnel della recessione? Ecco gli ultimi elementi religiosi che vorrei esporre, prima che l’OMS e il suo comitato di revisione a maggio di quest’anno, avrà ratificato insieme ai paesi del mondo, il nuovo Regolamento sanitario internazionale.
Simboli Le diverse religioni hanno simboli o emblemi che li identificano, e che venivano usati nelle guerre sante. Nel cristianesimo abbiamo una croce verticale in riferimento alla crocifissione di Gesù. L’Islam si identifica con una luna crescente e una stella, simbolo associato all’impero ottomano. L’ebraismo è rappresentato dalla stella di David, mentre l’induismo è identificato con il mantra “Om” scritto nel sillabario indiano devanagari, considerato il suono primordiale e la base delle canzoni divine.
I simboli per antonomasia di sudditanza o protezione del nuovo ordine vigente dell’intera pandemia sono stati la mascherina e i sieri genetici. Nella dottrina cattolica, durante la celebrazione eucaristica l’ostia diventa, un evento definito “consacrazione del pane”, che simboleggia il corpo di Cristo offerto in sacrificio per la redenzione dell’umanità. Così vaccinarsi oltre a rendere l’essere libero e salvato, ha offerto il suo corpo in dono ricevendo il simbolo della salvezza e redenzione universale oltre l’interpretazione teologica della transustanziazione. Vi sono poi tutto il corpo sanitario che potrebbero simboleggiare gli angeli e altre baggianate simili. Abbiamo subito delle immagini e simboli inequivocabili di morte e terrore, rappresentate dai camion militari che escono pieni di bare da essere cremate dall’ospedale di Bergamo, o le icone forti dei cittadini cinesi che crollano camminando nelle loro città.
Rituali Ogni religione, intesa come sistema di credenze al servizio della fede e fondamento che regola la condotta dell’uomo, suppone un insieme di pratiche o riti, che, eseguiti da coloro che la professano, servono a consolidarla. Tra i molti abbiamo il battesimo, la conferma, l’eucarestia e il matrimonio.
I dettami di questa fede osservati in tutto il mondo sono il lavarsi le mani, l’evitare di stringersi le mani, la sospensione dei pellegrinaggi e dei riti collettivi, l’uso di mascherine, il telelavoro. Come non inserire tra i rituali il Divino Otelma, che attraverso il suo profilo Instagram, ha diffuso un “Rituale taumaturgico contro il Coronavirus a beneficio delle amate pecorelle”. Il Divino promette che quanti eseguiranno i suoi consigli riusciranno ad ottenere la salvezza. Così profetizza: “In queste ore di dolore e caos, allorché molti stanno perdendo la ragione, riceviamo richieste di ausilio da ogni parte dell’Ecumene e molte dalla nostra amata Italia. Il rituale sortirà benefici effetti se la vostra Fede in noi e nella Nostra Opera Salvifica sarà assoluta e indefettibile”.
Guida morale L’Islam e il Cristianesimo operano un sistema di vita altruista, le religioni indù, buddista e taoista e i sistemi spirituali professano una ricerca di equilibrio e di equilibrio naturale, dove l’introspezione della persona è valutata di più. Queste religioni hanno sempre una guida spirituale, mentre nel cristianesimo hanno un ruolo il pastore o prete, l’ebraismo ha rabbini e induisti con guru.
Effettivamente si nota questa differenza nell’approccio della pandemia a secondo della religione o guida morale nei vari continenti. Nelle nazioni di religione cristiana, si fece sin dall’inizio forte pressione sull’aspetto sociale e sul bene comune, nel rispettare ogni restrizione, pena il venire considerato un traditore o egoista nei confronti della società. La guida morale che ha fatto funzionare in modo radicale ogni lockdown e relativa punizione in caso di disobbedienza, è stata diversa per il resto del pianeta. La Cina ha subito messo in atto il modello del credito sociale, e la popolazione interiorizzando ogni azione seguendo il principio taoista del mutamento, ha obbedito vedendo in esso come qualcosa di assolutamente necessario. Per ogni fase di armonia ne passa una di caos, e seguendo il principio della “non-interferenza” è molto importante non interferire, lasciare che gli eventi mutino in modo libero.
Teologia È una disciplina religiosa che studia Dio o i caratteri che le religioni riconoscono come propri del divino in quanto tale. Abbiamo la teologia greco-romana cui si intende l’indagine razionale sulla natura del Divino operata dai filosofi e teologi di cultura greca e romana. Seguono le teologie platoniche e quella ebraica per arrivare alla cristiana e a quella islamica. Ai tempi di Aristotele, si diversificarono le occasioni per usare il concetto di teologia, che venne usata per nominare il pensiero mitologico dei pensatori, prima della nascita della filosofia. In seguito, la teologia fu usata come un modo per nominare il ramo più importante della filosofia, che più tardi sarebbe stato chiamato metafisica. Potrei ricordare Paolo di Tarso nella sua esortazione ai cristiani di Roma quando gli interrogavano sul posto di Dio di fronte alla sofferenza umane: se Dio è con noi, chi è contro di noi?
I teologi rintanati nei loro studi circondati da libri e supposto sapere, sono come gli intellettuali di oggi al servizio della censura. Nelle ore più buie della pandemia, quando i regimi ci privavano di molti diritti, loro sono rimasti zitti. Mi sarei aspettato dai prelati del sapere divino, delle prese di posizioni nette, nella difesa dell’essere umano che essendo vulnerabile necessità conforto e sostegno morale. Invece aderendo al regime sanitario con codardia, dalle stanze chiuse dei loro latifondi culturali dove si respira aria putrefatta di conformismo, non è giunta una sola parola di protesta, nessuna lettura critica diversa da quella dettata dai media. Il colmo è stato Papa Francesco: “dobbiamo obbedire alle autorità civili ed evitare i rischi di assembramento”. In trent’anni di regressione neoliberista della sinistra europea, questi scrivani da cancelleria di partito non sono riusciti a emettere nemmeno un pigolio di critica. Tutti in difesa delle rispettive rendite culturali, attenti a non perdere posizioni di potere, a non inimicarsi l’editore importante. La migliore immagine è quella di una fila di struzzi che comprende anche gli intellettuali e artisti di ogni categoria, con la testa infilata nella sabbia, convinti di stare dalla parte giusta della storia mentre il culo scoperto batte al vento come un panno sporco.
Domande senza risposta per coloro ancora avvolti dal dogma, sfido a trovarne le possibili risposte.
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A nulla è servito
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Durante la pandemia abbiamo vissuto un assaggio di legge marziale ufficiosa, in cui lo scopo ultimo di catechizzare il gregge, con una “religione del buon senso”, era di distrarci e rendere docili. Abbiamo di fronte un regime potentissimo terribile crudele e violento che ci vuole sottomettere e che si è riunito a Davos in questi giorni. Nei loro cappelli imperiali, questi spietati personaggi, hanno inserito la transazione ecologia che con il supporto della tecnologia, vorrebbe ridurci ad un algoritmo completamente controllabile, dopo averci impoverito a suon di tasse e riforme imposte dagli accordi presi. In conclusione, potranno imporci di mangiare i grilli e le cavallette, che sono nocive che e fanno venire il cancro con la loro merda dentro, renderci disponibili per sperimentare sieri genici mai approvati, perché sanno la gente è pronta anche a questo e che le tecniche di manipolazione consentono di creare un sistema nel quale la verità non conta più nulla. Il laicismo integralista si dichiara democratico ma non ammette dubbi sui suoi dogmi, e quindi vanno bene la cultura gender, l’evoluzionismo darwiniano il multiculturalismo. Devono essere discussi invece per chiarirli e, se è il caso, trascenderli, pena acconsentire che loro ritengano di essere la nuova religione (del buon senso).
La morale tradizionale e soprattutto il cristianesimo, il cui significato di “morale dei signori” e “morale degli schiavi” esalta i valori antivitali della rinuncia e dell’abnegazione, invece di nobilitare l’uomo, lo degradano. In questa religione del buon senso, non vi è nulla di trascendentale che le molteplici religioni propongono. Essa specula, sul nostro arcano senso di colpa cristiano i cui valori etici sono il risultato di scelte di utilità sociale per il mantenimento delle forme di dominio umano. In questa mia esposizione comparativa tra la pandemia e la religione, la nostra subordinata umiltà è sempre stata volontaria, e la nostra morale degli schiavi è sempre stato uno strumento dai detentori della morale del signore ovvero i nostri padroni. Porgere l’altra guancia, l’umiltà, la carità e la pietà sono il risultato della condizione dello schiavo e parte dei principi biblici. Appartieni alla moralità del padrone che dà valore all’orgoglio e al potere, o quella dello schiavo che dà valore alla gentilezza, all’empatia e alla simpatia? Spero di essere riuscito di fare chiarezza di come la nostra cultura e società siano influenzati dalla lotta tra queste due strutture morali, e di come sia impossibile una convergenza.
Mario Pluchino
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