C’è di tutto sul calderone della polemica politica di questi giorni: dalla migrazione, al lavoro femminile, agli sgravi fiscali su chi fa più figli, fino alla vignetta satirica “volgare e sessista” che colpisce la sorella della presidente Meloni…
“Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica… l’idea della sostituzione etnica… eh gli italiani fanno meno figli e li sostituiamo con qualcun altro: non è quella la strada”. Così il ministro all’Agricoltura Francesco Lollobrigida durante il suo intervento a Roma al congresso della Confederazione italiana sindacati autonomi lavoratori (CISAL). La frase ha destato non poco scalpore e scosso l’opposizione, tanto che, in una prima battuta, la segretaria del Pd Elly Schlein definisce le parole del ministro di FdI “che ci riportano agli anni Trenta del secolo scorso […]. Sono parole che hanno il sapore del suprematismo bianco”.
Teoria del complotto
Con il termine di “sostituzione etnica”, infatti, si fa direttamente riferimento alla teoria del complotto, molto popolare nell’area dell’estrema destra, nella quale si sostiene che esista una cospirazione globale per sostituire la popolazione bianca caucasica. Non è la prima volta che una tale teoria viene utilizzata nell’ambiente dell’estrema destra, non solo italiano, come argomento di propaganda sfruttando l’idea che esisterebbe un grande complotto contro la popolazione bianca e a favore dei migranti stranieri e facendo leva quindi sul timore della classe bianca e medio-bassa di perdere i propri privilegi nei confronti dei migranti stranieri che arrivano in Occidente. Tra i maggiori rappresentanti di Governo non sono mancati mai i riferimenti a questa teoria della “sostituzione etnica” che, invece, non sembra avere nessun fondamento scientifico.
Incentivare il lavoro femminile e le nascite contro la sostituzione etnica
La teoria della sostituzione etnica, quindi, viene utilizzata semplicemente come argomento di propaganda dai sostenitori di estrema destra che insieme alla migrazione, colpiscono anche l’omosessualità e l’aborto, perché ritengono che impediscano nuove nascite e possano portare a una futura estinzione della “razza bianca”. Non a caso la sostituzione etnica viene citata dal ministro Lollobrigida in riferimento proprio al fatto che gli italiani fanno meno figli. Mentre qualche giorno prima, in occasione della 61a edizione del Salone del Mobile a Rho Fiera Milano, la presidente Giorgia Meloni, in risposta all’assenza di manodopera a causa della stretta sui migranti, afferma che prima di arrivare al tema immigrazione si deve “lavorare per esempio sulla possibilità di coinvolgere molte più donne nel mercato del lavoro”. Inoltre, aggiunge la Premier, c’è anche “il tema di incentivare la natalità, queste sono le priorità su cui lavorare”. A tal proposito il Governo manifesta la volontà di voler puntare sull’incentivo fiscale per invogliare gli italiani a fare più figli. L’idea è semplice: più figli si fanno, meno tasse si pagano. La proposta ideata da Giorgetti consiste in un bonus sul modello del 110% pensato per i genitori con figli. L’idea quindi è fare più figli per evitare di dover cercare la manodopera che potrebbe arrivare con la migrazione e quindi evitare la strada della “sostituzione etnica” citata dal Ministro dell’Agricoltura.
Schlein: “parole da suprematismo bianco”
Ovviamente le parole del ministro Lollobrigida non passano inosservate e innescano una serie di polemiche e critiche soprattutto da parte dell’opposizione. La segretaria Schlein definisce il linguaggio usato dal Ministro dell’Agricoltura tipico “da suprematismo bianco” e chiede alla Presidente Meloni di prenderne le distanze. “Sono parole indegne da parte di chi ricopre il ruolo di ministro, che ci riportano agli anni ’30 e vengono dette, per altro, nel giorno in cui il presidente Mattarella è in visita ad Auschwitz”. “Hanno il sapore del suprematismo bianco”, ribadisce, aggiungendo: “Mi auguro che Giorgia Meloni prenda le distanze con forza. Perché quando tutti i giorni ministri o alte cariche dello Stato fanno dichiarazioni di questo tipo smettono di essere incidenti ma diventa uno schema e noi ci opporremo con forza a questo schema”. Alle critiche della segretaria del Pd fanno eco anche quelle di M5s, di Più Europa, di Calenda e in generale tutta l’opposizione.
La vignetta volgare e sessista
Con lo scoppiare delle polemiche contro il ministro Lollobrigida, si alza unanime e compatto il coro di FdI in sua difesa, in modo particolare dopo la vignetta satirica pubblicata in proposito dal ‘Fatto Quotidiano’, ambientata nella “camera da letto” del Ministro e in cui sarebbe raffigurata la moglie Arianna Meloni, nonché sorella della Presidente del Consiglio, in atteggiamenti fedifraghi con un uomo di colore. Nella vignetta l’uomo chiede: “E tuo marito?”. “Tranquillo – risponde la moglie di Lollobrigida – sta tutto il giorno fuori a combattere la sostituzione etnica”. Il presidente del Senato Ignazio La Russa afferma che quella pubblicata dal giornale di Travaglio “non è una vignetta divertente, non è satira, è solo spazzatura dalla quale tutti dovrebbero prendere le distanze”. Anche il presidente alla Camera dei Deputati Tommaso Foti, afferma che la vignetta pubblicata sia “squallida, volgare e sessista, non fa ridere e oltrepassa qualsiasi limite di decenza” e fa leva sulle “forze politiche – Pd, 5 Stelle e altri -, dei benpensanti e del mondo femminista” dalle quali è in attesa “di una condanna unanime”.
Condanna che arriva in aula alla Camera, quando Federico Fornaro (Pd) afferma: “Non abbiamo mai avuto nessuna difficoltà a stigmatizzare e condannare vignette o espressioni volgari, vignette come queste alimentano l’odio. Anche la parole vano pesate. Ma dove eravate quando su alcuni esponenti del Parlamento si parlava di bambole gonfiabili?”.
Redazione La Pagina