Una settimana di fuoco, non per le alte temperature estive, ma per la situazione che rischia di mettere in forte imbarazzo la Premier Meloni e tutta la coalizione di centrodestra. Sono soprattutto due i casi che mettono in difficoltà la maggioranza di governo, il primo è quello che riguarda la ministra Santanchè, l’altro, più recente, riguarda il sottosegretario Sgarbi.
Il caso di Daniela Santanchè sulla offuscata conduzione delle aziende della ministra imprenditrice da giorni ha scatenato l’opposizione che ha preteso e ottenuto chiarimenti ufficiali. Pare che da un’inchiesta della procura della Repubblica di Milano sia emersa l’incriminazione della ministra per bancarotta e falso in bilancio nelle comunicazioni relative al periodo 2016-2020 delle sue imprese. Così, l’opposizione chiede a larga voce le dimissioni della ministra del Turismo che però, sicura della compattezza della maggioranza, respinge fortemente – “siamo seri!” risponde mordente Santanchè al cronista che le chiede se esiste una ipotesi di dimissioni – ma la senatrice di FdI non si tira indietro sulla decisione di affrontare la questione in Parlamento domani, martedì 5 luglio. “Risponderò su tutto, sono 23 anni che faccio politica, ci ho sempre messo la faccia. Non abbiate preoccupazioni, aspettate serenamente”.
Non ha nulla di cui preoccuparsi la premier Meloni che, dunque, può concentrarsi sui problemi economici della nazione, sulla discussione sul Mes, sul salario minimo, sul Pnrr e perfino sulla situazione migranti per la quale la Premier ha tentato di mediare con i presidenti di Polonia e Ungheria, Mateusz Morawiecki e Viktor Orban, per arrivare a un’intesa sulle conclusioni, portando a cassa un grande flop. Invece no, Meloni si trova oggi ad aver a che fare con le polemiche che hanno travolto la sua maggioranza a causa dell’intervento disgustoso, sessista e volgare di Vittorio Sgarbi al Maxxi che ha fatto indignare diversi, non solo dell’opposizione. Però, se per Santanchè la fiducia della maggioranza è sicura, per il turpiloquio di Sgarbi tutto tace e nessuno si espone apertamente.
Ma Meloni ha un caso ben più lacunoso da affrontare, ovvero il caso Salvini-Le Pen: come a dire che a Giorgia Meloni non mancano certo le serpi in seno…
Proprio il suo vicepremier, infatti, nella giornata di oggi ha un incontro con Marine Le Pen, diventato videochiamata a causa dei gravi disordini in Francia, e si sa benissimo che proprio la presidente del Rassemblement National è un punto che potrebbe scalfire fortemente la maggioranza. Già il suggerimento di Salvini di presentarsi compatti con il partito di Le Pen alle prossime elezioni europee ha provocato diverse reazioni all’interno della maggioranza, lo stesso Tajani ha avvisato che non intendono fare alleanze né con Le Pen, né con gli estremisti di Afd. Con questo incontro, però, Salvini sembra prendersi una certa libertà di azione, come se volesse quasi scavalcare perfino la stessa Meloni per cercare uno spazio politico proprio, lasciando apparire Meloni quasi alleata dei socialisti.
Ad un anno dalle elezioni europee, Bruxelles rischia di rivelarsi duro campo di scontro di una sfida, neanche tanto velata, tutta italiana artificiata dal leader del Carroccio nei confronti della sua Premier… a proposito di serpi in seno.
Redazione La Pagina