Occhi puntati sul Cdm che si appresta ad emanare il decreto di legge con misure mirate contro la delinquenza giovanile
I recenti fatti di cronaca che hanno riguardato Palermo e Caivano con gli stupri di gruppo, ma anche Napoli con l’omicidio del giovane 24enne per mano di un minorenne, hanno scosso l’opinione pubblica e insieme il sistema tanto che il Governo ha deciso di intervenire tempestivamente sulla criminalità minorile. Così nel Cdm di oggi si discute del decreto legge dove saranno prese delle misure stringenti per tutti quei reati che riguardano i minori o i più giovani. Mentre già la Camera ha dato il via libera alla proposta di legge bipartisan sul contrasto al bullismo e cyberbullismo, verranno presi in esame alcuni articoli del codice penale per una maggiore tutela per le vittime di reati telematici e sarà introdotta una norma che prevede una stretta sull’accesso ai siti porno da parte dei minori.
Secondo la bozza diffusa del decreto, il Governo di Meloni interviene nello specifico con tre misure che riguardano lo stop all’uso del cellulare, il carcere per i genitori che non mandano i minori a scuola e Daspo urbano e avviso orale del questore anche per i minorenni che abbiano compiuto 14 anni.
Nel decreto si parla di minori ma si investono di maggiori responsabilità gli adulti, la sorveglianza del minore, infatti, è di competenza genitoriale o di chi ne fa le veci, per cui in caso di ammonimenti ai minori, ai genitori può essere applicata una multa da 200 a 1.000 euro a meno che non provino “di non aver potuto impedire il fatto”.
Anche la rieducazione minorile è sottoposta a modifiche con percorsi “di reinserimento e rieducazione che preveda lo svolgimento di lavori socialmente utili o la collaborazione a titolo gratuito con enti no profit o lo svolgimento di altre attività a beneficio della comunità di appartenenza, per un periodo compreso da uno a sei mesi” per i reati non superiori a 5 anni di reclusione.
Per quanto riguarda la scuola e gli obblighi scolastici, verrà introdotta una pena fino a 2 anni di carcere per i genitori del minore che non segue il percorso di istruzione obbligatorio. Nello specifico “chiunque, rivestito di autorità o incaricato della vigilanza sopra un minore, omette, senza giusto motivo, di impartirgli o di fargli impartire l’istruzione obbligatoria è punito con la reclusione fino a due anni”. Inoltre, sempre contro la dispersione scolastica, “non ha diritto all’Assegno di inclusione il nucleo familiare per i cui componenti minorenni non sia documentata la regolare frequenza della scuola dell’obbligo”. Scompare di contro la multa di 30€ per i genitori che non mandano i figli a scuola.
Nel decreto si interviene anche per la tutela dei minori che cadono in un reato consumato online, la vittima può infatti chiedere l’oscuramento o la rimozione dei propri dati ai siti e ai social direttamente “al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media” tramite un’istanza, allo stesso modo può richiedere “il blocco di qualsiasi dato personale riguardante i fatti di reato di cui è stato vittima, diffuso nella rete internet”.
Il decreto introduce la possibilità di istituire un osservatorio sulla devianza minorile “con il compito di coordinare percorsi dedicati per la prevenzione della dispersione scolastica, nonché interventi di rigenerazione urbana nelle periferie e di educazione alla legalità. La composizione e il funzionamento dell’osservatorio sono definiti con decreto del prefetto, sentito il sindaco metropolitano”. Sono stati annunciati 32 milioni di euro per potenziare l’organico dei docenti delle scuole del Sud, “saranno interessate 2.000 scuole del Mezzogiorno, con l’estensione del tempo pieno e l’aumento degli stipendi per i docenti impegnati per attività extracurriculari. Le scuole avranno poi un fondo specifico per svolgere azioni di recupero sociale e psicologico”, spiega il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara “a Caivano, per esempio arriveranno 20 insegnanti in più”, ma nello specifico, questo luogo che è stato teatro dello stupro nei confronti delle due cuginette minorenni, l’intervento dello Stato sarà attuato con un piano da 30 milioni di euro, che riguarda un vasto campo d’azione, dalle scuole allo sport, affidandolo ad un commissario straordinario.
Redazione La Pagina