È stato raggiunto un accordo tra il sorvegliante dei prezzi e l’Unione dei trasporti pubblici. L’aumento sarà meno gravoso di quello previsto.
È stato raggiunto, la settimana scorsa, l’accordo tra l’Unione dei trasporti pubblici e Mister Prezzi, Stefan Meierhans, che, dopo ben sei mesi di difficili trattative, sono giunti alla conclusione che l’aumento dei trasporti pubblici in Svizzera, entro i termini fissati a dicembre 2010, sarà minore di quello annunciato: il 2,4% in più sulle tariffe dei biglietti singoli e sugli abbonamenti di percorso, invece del previsto 3.4%. L’annuncio è stato dato dalle parti interessate nel corso della conferenza stampa tenuta a Berna sull’argomento. A gravare maggiormente sulle tasche dei passeggeri svizzeri saranno invece i considerevoli rincari sugli abbonamenti generali e metà prezzo. L’abbonamento generale subirà un aumento variabile tra il 6.2% e l’8.5% a seconda dell’età del passeggero e della classe di viaggio; per quanto riguarda il metà prezzo, invece, l’abbonamento per un anno costerà 15 franchi in più, 50 franchi in più per gli abbonamenti per 2 anni che quindi aumenteranno addirittura del 20% così come quelli per tre anni. Durante la conferenza stampa, il direttore dell’Unione dei trasporti pubblici, Peter Vollmer, ha sottolineato la necessità di tali rincari per poter far fronte all’aumento dei costi legato all’ampliamento dell’offerta e al rafforzamento della sicurezza. Secondo il direttore, questi rincari non dovrebbero causare troppi problemi alla clientela poiché fissano le tariffe alla media di 10 centesimi per chilometro, considerata comunque conveniente. Anche Monika Dusong della Federazione romanda dei consumatori (FRC) considera un tale aumento accettabile poiché non sono stati registrati rincari dal 2007 e perché “per una politica dei trasporti responsabile è necessario denaro per le infrastrutture”.