Tra i principali sponsor di questo progetto pubblico-privato troviamo la municipalità cittadina luganese, che per i prossimi cinque anni sovvenzionerà i costi di affitto.
Per continuare, sempre restando in tema di pubblica amministrazione, segnaliamo che anche il Cantone Ticino si è confermato un partner istituzionale attento e lungimirante.
Christian Vitta, Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia, infatti ha ricordato ai media che “gli spazi di Dagorà Innovation Hub rappresentano la messa in rete delle eccellenze presenti sul nostro territorio e sono nati proprio con l’obiettivo di favorire le collaborazioni tra mondo aziendale e mondo accademico, dando così vita a un ambiente fertile per lo sviluppo di progetti innovativi che, con un occhio di riguardo alla crescita di talenti, contribuisce a creare posti di lavoro interessanti e di qualità anche per i nostri giovani”.
Stiamo parlando del nuovissimo open space operativo da 1700 metri quadri disponibile agli oltre 200 dipendenti delle quindici società che si sono già ufficialmente insediate, quello inaugurato in questi giorni nel centro città luganese.
Fra le aziende presenti, anticipiamolo subito, troviamo la associazione Lifestyle Tech Competence Center-LTCC, parte dello Switzerland Innovation Park Ticino-SIP-TI-LTCC, e la multinazionale Accenture, che in tal modo trasferiscono nel capoluogo sulle rive del Ceresio anche la loro base operativa a servire tutto il territorio svizzero italiano a sud delle alpi ed in una location un tempo nota come sede di un pluricentenario istituto bancario ticinese.
Anche questo particolare conferma, nel caso fosse necessario, un eloquente sovvertimento di priorità: dalla monocultura finanziaria ad una rinnovata attenzione alla qualità di vita.
Che questo cambiamento rappresenti una scelta vincente anche in termini economici, lo conferma l’arrivo di oltre 1500 operatori internazionali previsti arrivare in città e partecipare ad una ricchissima, oltre che in costante aggiornamento, serie di convegni dedicati al lifestyle e che si svolgeranno proprio a Lugano.
Commentiamo ora questa iniziativa portandoci sul versante della imprenditoria privata, che in questo caso vede il ruolo trainante di Dagorà.
È una associazione che promuove in modo trasversale il dialogo tra aziende, investitori e consumatori, armonizzandone le relazioni, affinché in prospettiva si venga ad avviare un circolo virtuoso che finalmente superi la tradizionale impostazione consumistica del rapporto fra chi produce, chi compra, e gli spechi di prodotto inevitabilmente conseguenti.
Che il progetto imprenditoriale di Dagorà, ed in particolare del suo Lifestyle Tech Competence Center-LTCC, sia destinato ad avviare un nuovo percorso, lo conferma la sua adesione allo Switzerland Innovation Park-SIP, collegato a quello già attivo a Zurigo, e che proprio con la nuova sede di Lugano ora può disporre di una presenza nella regione italofona a beneficio degli operatori e del pubblico presenti sia nella Confederazione, ma anche a servire l’indotto economico attivo nella macro area del mediterraneo continentale e che gravita attorno alla sensibilità culturale italofona.
Concretamente, le iniziative del SIP-TI-LTCC, abituiamoci a questa sigla, riguardano settori come il FoodTech, FashionTech, BeautyTech, TravelTech, DesignTech e Smart Living: ovvero la evoluzione digitale di eccellenze, ad esempio, stilistiche, turistiche ed alimentari tipiche del made-in-Italy, o che a questo di adeguano.
Segnaliamo che a questi obiettivi sono già interessate aziende o centri di ricerca già singolarmente noti.
Tanto per non fare nomi: Bally, Barilla, Guess, Lavazza, Microsoft, Bally, SUPSI, UBS, USI e VF Corporation.
di Nicoletta Tomei
Foto: Dagorà Press Conference Lifestyle Innovation Hub Opening ©DigitalFlow