Alla vigilia delle elezioni in Russia, Putin torna a minacciare l’Occidente. Nel frattempo Usa e Ue confermano il loro sostegno all’Ucraina
La minaccia nucleare ritorna sovente negli interventi di Vladimir Putin e come espediente intimidatorio nei confronti dell’Occidente. Così, a pochi giorni dalle elezioni presidenziali, Putin torna a parlare della possibilità di utilizzare armi nucleari in caso di minaccia esistenziale nei confronti della Russia.
Durante un’intervista per la tv di stato russa, Putin ha specificato che la Russia è pronta dal punto di vista tecnico-militare ad affrontare una guerra nucleare e che se l’America effettueranno dei test nucleari anche Mosca potrebbe farlo, spiegando che la Russia dispone di armi nucleari ancora “più avanzate” degli Stati Uniti. Inoltre, avvisa lo Zar che, se le truppe americane arrivano in Ucraina, la Russia le tratterà come interventiste.
Situazione instabile sul confine finlandese
Tra le affermazioni più significative del presidente russo nel suo ultimo intervento pubblico vi sono sicuramente quelle che riguardano la frontiera con la Finlandia che, insieme alla Svezia, sono appena entrate nella Nato. Per Putin questo è “un passo assolutamente privo di significato per i due Paesi dal punto di vista della tutela dei propri interessi nazionali – ha aggiunto il capo del Cremlino – Non avevamo soldati lì e ora ci saranno, non c’erano sistemi di distruzione e ora appariranno”. Non è mancata la celere replica da parte di Helsinki con il premier finlandese Petteri Orpo che ha disposto il “potenziamento della difesa e al rafforzamento dei confini” definiti dei “pilastri fondamentali”.
Gli Usa e l’Ue continuano a sostenere l’Ucraina
Mentre gli Stati Uniti sostengono che “non cambiano atteggiamento sul nucleare in base alle parole del presidente russo Vladimir Putin”, il portavoce per il Consiglio nazionale sulla sicurezza della Casa bianca, Adrienne Watson, ha affermato che gli Usa continueranno “a sostenere l’Ucraina mentre difende il suo popolo e la sua sovranità dall’aggressione russa”. Anche l’Ue conferma il suo sostegno all’Ucraina e arriva il via libera del Comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue (Coreper) all’Ukraine Assistance Facility (Uaf) per fornire aiuti militari urgenti a Kiev. Si tratta di una misura che prevede la possibilità di acquistare armi con i 5 miliardi di euro che arriveranno dall’Ue per il 2024. Nel frattempo è salito a cinque morti e una decina di feriti il bilancio dell’ultimo attacco di droni che ha colpito ieri un palazzo a più piani della regione ucraina di Sumy, al confine con la Russia.
Aperte le urne per le elezioni presidenziali in Russia
È cominciato oggi il voto per le presidenziali in Russia con Putin come unico favorito. Il voto si terrà fino a domenica 17 marzo. Oltre a Vladimir Putin i russi potranno scegliere tra altri tre candidati: Leonid Slutsky, del partito nazionalista Liberal Democratico, Vladislav Davankov, del Nuovo Partito Popolare, e Nikolai Kharitonov, del Partito Comunista. Ma si tratta di elezioni con esito scontato, i russi si apprestano a riconfermare Vladimir Putin – al potere da 24 anni – per il suo quinto mandato confermandosi il capo di Stato più longevo nella scena politica della Federazione dal crollo dell’Unione Sovietica. Il presidente russo ha comunque lanciato un appello ai russi perché vadano a votare in nome del “patriottismo” per rispondere alle “difficoltà” del momento. Intanto la procura di Mosca ha messo in guardia i cittadini dal partecipare domenica all’iniziativa di protesta “Mezzogiorno contro Putin”, promossa dall’oppositore Alexei Navalny prima della sua morte e portata avanti dal suo team, per chiedere ai cittadini di recarsi tutti alle urne quel giorno alle 12 per mostrare la loro opposizione al presidente.
Redazione La Pagina