È in gravi condizioni Robert Fico. Arrestato l’attentatore, avrebbe agito per motivi politici
La scena, largamente diffusa nelle trasmissioni giornalistiche e in tutti i social, richiama precedenti illustri, primo fra tutti quello di Robert ‘Bob’ Kennedy, soprattutto per le dinamiche. Ma quello che è accaduto al primo ministro slovacco Robert Fico è l’ultimo, il più grave, dei vari campanelli d’allarme che si stanno verificando in Europa in questo periodo pre-elezioni. La campagna elettorale, infatti, sta facendo registrare episodi di gravi aggressioni e momenti di tensione in tutta Europa, come i diversi attacchi contro esponenti della sinistra che hanno coinvolto l’eurodeputato dell’Spd Matthias Ecke o l’ex sindaca di Berlino Franziska Giffey; oppure come il caso dell’uomo armato che ha tentato di incendiare una sinagoga nella città settentrionale di Rouen e poi ucciso dalla polizia francese. Questo attentato contro Fico è stato il primo tentativo di assassinio di un politico così importante nella storia recente della Slovacchia, un Paese indipendente dal 1993.
Il caso
Mercoledì 15 maggio, il primo ministro slovacco Fico è stato gravemente ferito in una sparatoria avvenuta mentre il leader del partito Smer (Direzione – Socialdemocrazia, da lui fondato), si trovava nella cittadina di Handlová, a 180 chilometri a nord-est della capitale Bratislava, per un incontro tra i membri del governo organizzato alla Casa della Cultura. Al termine dell’incontro, attorno alle 15, era uscito in strada per salutare alcuni suoi sostenitori radunati davanti all’edificio, prima di salire in auto e ripartire. Qui è stato chiamato dall’attentatore da dietro le transenne, dove era appostato insieme ad altri sostenitori. Per richiamare l’attenzione del Premier, l’attentatore ha usato l’appellativo “Robo”, un diminutivo del suo nome, per poi sparargli contro cinque colpi d’arma da fuoco, di cui tre lo hanno colpito e ferito gravemente. Fico è stato immediatamente caricato su un’auto dagli agenti del suo servizio di sicurezza, nello stesso momento l’uomo che aveva sparato è stato immobilizzato dalle forze dell’ordine e da alcuni presenti.
I motivi e l’identità
Non è stato subito chiaro il movente del gesto, la polizia non ha immediatamente confermato neanche l’identità dell’uomo, ma diversi media slovacchi hanno diffuso informazioni sul suo conto secondo le quali si chiamerebbe Juraj Cintula, avrebbe 71 anni e sarebbe una ex guardia di sicurezza di un centro commerciale. Da quanto è trapelato dal suo profilo su Facebook, l’uomo sembrerebbe un simpatizzante di Slovenskí Branci, un gruppo paramilitare filorusso noto per i legami con il governo di Vladimir Putin, sospettato tra le altre cose di aver cercato di reclutare uomini in Slovacchia. La tv slovacca Markíza, inoltre, ha detto che alcune settimane fa l’uomo aveva fortemente criticato il governo di Fico in alcuni video pubblicati su You Tube. I motivi che avrebbero spinto Cintula sarebbero dunque politici, avrebbe agito “per vendetta” ma per iniziativa personale, non faceva, infatti, parte di qualche organizzazione. Il 71enne viene descritto come attivista “non violento”, “un lupo solitario”, in possesso di armi regolarmente registrate e, a quanto si apprende dai media locali, si sarebbe detto molto “orgoglioso” del suo gesto. Attualmente è stato formalmente accusato di tentato omicidio premeditato e rischia 25 anni di carcere.
Le condizioni di Robert Fico
Ricoverato e sottoposto ad un urgente e delicato intervento di 5 ore, il 59enne Premier slovacco ha riportato diverse ferite, successivamente ricoverato in terapia intensiva, sarebbe ancora in gravi condizioni ma non in pericolo di morte. Fico ha ricevuto la visita dal presidente eletto della Slovacchia, Peter Pellegrini, presso l’ospedale Roosevelt di Banska Bystrica, che ha poi dichiarato che il primo ministro, uscito dal coma farmacologico, è stato in grado di parlare “solo un paio di minuti”, ma ora “ha bisogno di riposo”, ha riferito il presidente, sottolineando che davanti a Fico ci sono adesso “le ore e i giorni più importanti”. Nei prossimi giorni, infatti, occorrerà un altro intervento, come ha reso noto la direttrice dell’ospedale, Miriam Lapuníková, affermando che le condizioni del Primo Ministro sono stabili, ma ancora gravi dopo la prima operazione chirurgica il Premier dovrà essere sottoposto a un secondo intervento all’anca.
Redazione La Pagina