Ma tutto si mescola, tutto fa politica, soprattutto, tutto fa confusione!
In questo momento l’attenzione è puntata su quello che è accaduto al Ministro della cultura e all’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, la donna che negli ultimi tempi è stata al fianco del ministro Sangiuliano, comparendo in ogni evento e manifestazione pubblica, privata e perfino istituzionale. Ad un certo punto la signora Boccia, molto attiva sui social, pubblica i ringraziamenti per la sua nomina a “consigliera del ministro per i grandi eventi”, per essere smentita subito dopo. Cosa è successo?
L’opinione pubblica, i giornalisti, l’opposizione e un po’ tutti si chiedono chi fosse questa signora che, effettivamente, sembra essere onnipresente al fianco di Sangiuliano, durante riunioni istituzionali o eventi pubblici. La signora Boccia, inoltre, è molto solerte nel pubblicare contenuti che la ritraggono col Ministro Sangiuliano in ambienti sia pubblici che privati (come al suo compleanno) e arriva ad affermare di essere in possesso di dati sensibili, documentazioni ufficiali e confidenziali che non dovrebbero competere ad un semplice cittadino. Per cui diventa lecito chiedersi chi copre le spese per gli spostamenti della signora Boccia se non ha una carica ufficiale.
La nomina di cui parla l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, però, sembra essere esistita davvero e stracciata su richiesta della moglie del ministro Sangiuliano. La mancata promessa di una carica ufficiale, quindi, ha fatto automaticamente partire il gossip di fine estate grazie alla non sprovveduta signora Boccia, che “preventivamente” aveva conservato tutto il materiale che – come sta accadendo – sarebbe tornato utile in determinati casi, come il rifiuto della nomina promessa.
La premier Meloni in persona interviene sul caso Sangiuliano sminuendolo a caso di gossip, se la prende con la stampa, difende il suo Ministro del quale rifiuta in un primo momento le dimissioni, attacca la signora Boccia. Giorgia Meloni è talmente vessata dal gossip Sangiuliano-Boccia che non si presenta nemmeno al G7 della scorsa settimana. Addirittura!
Dove è mai accaduto che un ministro stracci una nomina a causa della moglie, facendo così intrecciare questioni istituzionali con quelle private? Dove è mai accaduto che un ministro si porti in giro una semplice cittadina a spese dello Stato (anche se lui afferma di aver provveduto personalmente alle spese, mentre lei sostiene di essere in possesso di documenti che attestano altro)? Esistono quindi anche altre nomine che potrebbero essere sospette? Dove è mai accaduto che la Premier non si presenti ad un appuntamento così importante, come il G7, a causa del terremoto causato dal caso Sangiuliano-Boccia?
Dove è accaduto mai che la televisione di Stato conceda una lunga intervista in prima serata al Ministro per giustificarsi e chiedere scusa alla moglie (fatto privato) e alla Premier (la più alta rappresentate di Governo), mentre non ha mai accennato alle scuse per il popolo italiano che ancora una volta si trova a dover sopportare queste scenette da soap opera?
Ma prima, bisognerebbe chiedersi anche dove è mai accaduto che una presidente di Consiglio difenda (o non pretenda le dimissioni) così a spada tratta, un ministro – o altre personalità del proprio Governo – dopo essere stato protagonista di una tale “défaillance”, come prima è accaduto con Lollobrigida (e il caso del treno utilizzato a uso e consumo personale), con Santanché (e l’indagine su Visibilia), con Sgarbi (e il caso del quadro) e molti altri ancora? Quante sono ancora le domande alle quali lecitamente il popolo italiano dovrebbe pretendere risposta e soprattutto quando accadrà veramente che la dimensione politica lavori senza mettere in mezzo – e magari favorisca – la dimensione privata?
Redazione La Pagina