In questo mese di gennaio, il calendario della moda italiana si è arricchito di un’iniziativa che punta a valorizzare in modo globale il contenuto stilistico e l’indotto creativo, oltre che economico, di questa eccellenza produttiva nazionale.
Infatti, a Roma, presso Villa Madama, sede di rappresentanza del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica e della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Tajani, responsabile della diplomazia italiana, ha recentemente inaugurato una iniziativa di promozione integrata ed inserita in modo proattivo nelle attività di diplomazia economica: le “Giornate della Moda Italiana nel Mondo”.
In particolare, le “Giornate della Moda Italiana nel Mondo” intendono valorizzare, organizzando un networking fra le attività delle Ambasciate, dei Consolati, delle Rappresentanze Permanenti e degli Istituti Italiani di Cultura, la promozione di un Italian fashion che confermi la creatività e la capacità innovativa italiana.
Al fine di rafforzarne e orientare ulteriormente le attività promozionali, su iniziativa del Ministro Tajani, sempre a Villa Madama si è anche riunito il gruppo di lavoro “Tavolo Moda per l’Internazionalizzazione”.
Quest’ultimo consentirà al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e alle principali Associazioni di categoria di instaurare un coordinamento tecnico finalizzato alla promozione strategica del Sistema Paese Italia a livello mondiale.
Tale collaborazione è stata formalizzata, proprio durante la cerimonia di apertura delle Giornate della Moda Italiana nel Mondo, con la firma di un Protocollo d’Intesa.
Obiettivo di questo accordo é migliorare la qualità e la quantità degli eventi organizzati dalla rete diplomatica italiana a supporto della moda italiana e di rafforzare le iniziative contro la contraffazione, grazie anche alle capacità operative della Guardia di Finanza, preziosa alleata nella tutela globale di un “Made in Italy” che ormai non conosce confini.
L’Italia, doveroso ricordarlo per chi ancora non lo sapesse, è il principale produttore globale di alta moda e il secondo esportatore mondiale.
Mobilita un settore che impiega oltre mezzo milione di persone, distribuite tra 62.000 aziende, di cui l’80% è costituito da piccole e medie imprese (PMI).
di Nicoletta Tomei