
In riferimento all’articolo “Winterthur segue la politica italiana! – ItaloBlogger” apparso sulla stampa dell’emigrazione relativo al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, riteniamo doveroso chiarire alcuni punti emersi nell’esposizione della Dott.ssa Lidia Galvano, di professione avvocato e presidente del PD-Svizzera, che rischiano di generare confusione tra i connazionali iscritti all’AIRE.”
In particolare, affermare che “votare significa lasciare inalterata l’iscrizione AIRE nel casellario consolare di riferimento per continuare a ottenere tutti i benefici dei servizi erogati dalle strutture consolari” non corrisponde alla realtà normativa.
L’iscrizione all’AIRE non è condizionata all’esercizio del diritto di voto. Essa è regolata dalla legge n. 470/1988 e si mantiene attiva finché il cittadino italiano risiede all’estero e non modifica la propria residenza o cittadinanza.
Suggerire che il mancato voto possa comportare la perdita di benefici consolari può generare un inutile allarmismo e scoraggiare un dibattito libero e informato sui quesiti referendari. Come dirigente di partito, l’avvocato Lidia Galvano Dott.ssa ha la responsabilità di fornire informazioni corrette, rispettose dei principi democratici e della corretta informazione istituzionale.
Sottolineiamo l’importanza della partecipazione, certo, ma essa va sempre incentivata nel pieno rispetto della libertà individuale e delle regole che governano i diritti civili e politici dei cittadini italiani all’estero.
Restiamo disponibili per un confronto aperto e costruttivo su questi temi.
Cordiali saluti,
p. Sostenitori del Centrodestra unito in Svizzera
Anna Esposito
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