Una serata densa di emozioni e significato ha visto protagonista la scrittrice Michela Murgia, ricordata con affetto e stima dal Circolo Sardo “Efisio Racis” di Zurigo in un evento che ha saputo intrecciare cultura, identità e memoria collettiva. Ospite e relatrice della conferenza è stata la Dottoressa Linda Fallea Buscemi, che ha saputo condurre con straordinaria competenza e delicatezza il pubblico nel cuore di uno dei racconti più simbolici dell’autrice: L’incontro (Einaudi, 2012). Il racconto, ambientato nella cittadina immaginaria di Crabas (ispirata a Cabras, luogo natale della Murgia), narra un’estate degli anni ’80 vissuta da Maurizio, un bambino di dieci anni in vacanza dai nonni, insieme agli amici Giulio e Franco Spanu. Il gioco spensierato tra i bambini si incrina quando la Curia istituisce una seconda parrocchia, provocando una profonda frattura nella comunità. Anche i tre amici, che erano tutti chierichetti della stessa chiesa, si trovano divisi: ciascuno assegnato a una confraternita diversa, a seconda del quartiere di residenza. Il paese si spacca, le processioni raddoppiano, la rivalità cresce. Ma saranno proprio i bambini, con una mossa imprevista e simbolica, a favorire l’incontro tra i due cortei e ristabilire una forma di unità e armonia. Un racconto che, nella sua semplicità apparente, tocca temi profondi come l’appartenenza, la divisione, la memoria e il potere dell’infanzia come chiave di riconciliazione.
La Dottoressa Linda Fallea Buscemi ha restituito al pubblico l’anima autentica del racconto con una narrazione raffinata e coinvolgente. Il suo tono vivace, la cura nei dettagli, l’equilibrio tra emozione e precisione hanno conquistato l’attenzione dell’intera sala, rendendo l’incontro intenso, partecipato e a tratti commovente. La sua capacità di dare corpo e voce alle parole della Murgia ha ricordato a tutti quanto la letteratura, quando ben raccontata, possa farsi esperienza viva, ponte tra generazioni e strumento di riconnessione con le proprie radici.
“Ricordare Michela Murgia – ha affermato il Circolo – significa dare valore a una scrittura che ha saputo parlare al mondo mantenendo forte il legame con la propria terra”. Un’autrice che, con coraggio e gentilezza, ha mostrato come si possa essere profondamente radicati nella Sardegna e al contempo cittadini del mondo, senza mai rinunciare al pensiero critico, alla giustizia sociale e alla forza trasformativa delle parole. La serata si è conclusa con un aperitivo conviviale offerto dal Circolo, durante il quale il dialogo è proseguito in un clima di amicizia e scambio. L’evento ha dimostrato ancora una volta l’importanza della cultura come luogo d’incontro, di memoria e di partecipazione. Il Circolo “Efisio Racis” rinnova così il suo impegno nella valorizzazione della cultura sarda all’estero, con uno sguardo sempre aperto al presente e al futuro.
Antonella Corrias