Il dissidente politico cubano Guillermo Fariñas, vincitore dell’ultima edizione del Premio Sacharov per la libertà di pensiero assegnato dal Parlamento europeo, è stato rappresentato durante la cerimonia da una sedia vuota, non avendo ottenuto dalle autorità cubane i permessi necessari per lasciare il suo paese. “Anche se attivisti come Guillermo Fariñas sono perseguitati e imprigionati, la loro voce non può essere soffocata e il compito del Parlamento europeo è quello di amplificarla. Il Premio Sacharov costituisce l’impegno del Parlamento europeo nella sua lotta per i diritti umani nel mondo e la sedia vuota di Fariñas è il miglior esempio di quanto sia importante questa lotta”, ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek.
Esprimendo la sua gratitudine verso il Parlamento europeo per non aver “abbandonato i cubani dopo più di 50 anni di lotta per la democrazia”, Fariñas ha spiegato di aver accettato il premio “poiché mi sento parte, nel mio piccolo, dello spirito ribelle che nutre il popolo al quale sono fiero di appartenere”. Parlando all’aula attraverso un messaggio registrato, Fariñas ha criticato il governo dell’Avana: “Purtroppo per coloro che ci governano male nella nostra stessa patria, il fatto che non possa partire e tornare volontariamente dall’isola dove sono nato è, di per sé, la testimonianza più inconfutabile del fatto che, purtroppo, nulla è cambiato nel sistema autocratico che amministra il mio Paese”.
“Non vi fate ingannare – ha aggiunto – dal canto delle sirene di un crudele regime di ‘comunismo selvaggio’ nel valutare le politiche dell’Ue nei confronti di Cuba”. Secondo Fariñas, sarà possibile migliorare le relazioni Ue-Cuba solo se le seguenti cinque condizioni preliminari si realizzeranno: proseguire nella liberazione, senza espulsione, di tutti i prigionieri politici e di coscienza, oltre ad impegnarsi pubblicamente a non incarcerare mai i dissidenti politici non violenti; porre immediatamente fine alle violenze e alle minacce contro i dissidenti pacifici all’interno del paese da parte dei sostenitori militari e paramilitari del regime; annunciare che saranno esaminate e soppresse tutte le leggi cubane incompatibili con la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo; concedere la possibilità, nella prassi quotidiana, di creare partiti politici di opposizione, mezzi di informazione non subordinati al sistema del “socialismo di Stato”, sindacati indipendenti e qualsiasi altro tipo di organizzazioni sociali pacifiche. Al quinto ed ultimo punto si indica: riconoscere pubblicamente a tutti i cubani che vivono nella diaspora il diritto di partecipare alla vita culturale, economica, politica e sociale di Cuba.
Non è la prima vola che il Premio Sacharov è assegnato in assenza del laureato. Nel 2008, il dissidente cinese e attivista per i diritti umani Hu Jia, essendo in carcere, non poté assistere alla cerimonia di consegna, alla quale fu presentato un video messaggio di sua moglie Zeng Jinyan.
Nel 1990 per Aung San Suu Kyi e nel 2005 per le Damas de blanco, parenti stretti o rappresentanti parteciparono alla cerimonia al posto dei vincitori.
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