Secondo il barometro della democrazia, la Svizzera riesce ad aggiudicarsi solamente la 14° posizione. Ancora più in basso l’Italia, la Gran Bretagna e la Francia mentre ai primi posti i Paesi scandinavi.
Nonostante il numero cospicuo delle volte in cui il cittadino svizzero viene chiamato ad esprimere le sue preferenze, la Svizzera non sembra vantare un ottimo livello di democrazia. Pare, infatti, che negli ultimi anni non abbia brillato nel campo democratico e, da uno studio recentissimo, compare solamente alla 14° posizione. Lo studio, che guarda in maniera specifica il livello di democrazia che i Paesi presi in esame hanno mantenuto negli anni che vanno dal 1995 al 2005, è stato presentato lo scorso 27 gennaio a Zurigo e prende il nome di “Barometro della democrazia”, come a voler indicare uno strumento di misurazione della qualità democratica. Lo studio è stato condotto dall’università di Zurigo in collaborazione con il “Wissenschaftszentrum” di Berlino ed i suoi responsabili Marc Bühlmann e Wolfgang Merkel.
Lo studio ha coinvolto 30 Paesi considerati le migliori democrazie del mondo. Per ciascuno di essi sono stati comparati alcuni parametri considerati importanti indicatori dei tre maggiori principi democratici, libertà, qualità e controllo, e altri parametri di rilievo quali il ruolo del sistema legislativo, la trasparenza e la partecipazione. Pare che proprio questi ultimi punti siano stati fondamentali, in negativo, per il piazzamento a metà della classifica della Confederazione elvetica.
Infatti, ad un ottimo livello di libertà individuale e capacità governative si contrappone un livello molto basso di trasparenza soprattutto riguardo al finanziamento dei partiti e alle leggi sulla libertà di informazione. Più paradossale è però il risultato della partecipazione diretta alla vita democratica. È difficilmente spiegabile, infatti, come in un Paese in cui si è chiamati alle urne molto spesso per i vari referendum, il dato di partecipazione sia così basso e riguardante sempre le stesse categorie: più uomini che donne e più anziani che giovani.
Pur avendo gli strumenti per poter perpetrare una buona democrazia, la Svizzera sembra non approfittare dell’opportunità e conquista un esiguo 14° posto con i Paesi scandinavi nei primi 5 e Danimarca, Finlandia e Belgio a formare il podio vincente.
Non meglio della Svizzera è andata all’Italia che conquista solo il 22° posto ma almeno davanti alla Gran Bretagna al 26° posto e alla Francia, alla 27ª posizione.
Ad ogni modo, lo studio ha registrato un’evoluzione positiva poiché non sono emersi elementi che possano far pensare ad una crisi della democrazia. Negli anni dal 1995 al 2000 il livello di democrazia sembra addirittura essere aumentato.
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