“Si possono fare tante cose positive per Napoli, ma finché c’è la piaga dei rifiuti compromette tutto. Occorre rimuoverla”. Lo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo cui il futuro della città parte proprio dalla soluzione del problema della spazzatura che ancora invade il capoluogo campano.
Il capo dello Stato, intervenendo all’assemblea pubblica dell’Unione degli industriali di Napoli che si è svolta a Pozzuoli, definisce la questione dei rifiuti una vera e propria “piaga”, “una delle terribili questioni che pesano sull’immagine e sulla vita di Napoli da anni ormai non vicinissimi. Su questo – ha sottolineato il capo dello Stato – io sono stato molto preciso già molto tempo fa: ho sempre detto che si possono fare tante cose positive, qui a Napoli, ma fin quando c’è, l’emergenza rifiuti sommerge tutto il positivo”. Ma, secondo Napolitano, “ci sono ragioni serie per ritenere che ci siano punti di forza su cui costruire uno sviluppo nuovo a Napoli” e sul tema “ho trovato impegno e convinzione anche da parte del nuovo sindaco”.
Impegno confermato dalle stesse parole di Luigi De Magistris che annuncia il primo appuntamento fissato per giovedì prossimo quando “ci sarà la prima delibera sui rifiuti e lavoreremo in sinergia con la Provincia, anche se non c’è stata ancora l’occasione di incontrare il presidente Cesaro”. “Il primo luglio prossimo – ha aggiunto il primo cittadino di Napoli – sarà potenziata la raccolta differenziata nei quartieri”.
Sulla questione si è espresso anche il presidente dell’Unione industriali di Napoli, Paolo Graziano, intervenuto alla presenza della prima carica dello Stato. “È finita la stagione delle inutili battaglie ideologiche. La nostra ricetta – ha detto Graziano – prevede più differenziata e più siti di compostaggio. Aspettiamo di capire dalle amministrazioni locali se è necessario costruire un secondo termovalorizzatore”.
Le parole d’ordine, secondo il presidente dell’Unione degli industriali di Napoli, sono “proporre, progettare, fare”. Non solo di rifiuti parla il capo dello Stato il quale, pur nella consapevolezza “della gravità della situazione di Napoli, per tanti aspetti”, percepisce “anche una notevole carica di ottimismo per il suo futuro. Questo mi pare molto indicativo”. Napolitano poi passa a un altro tema a lui caro: il lavoro e in particolare la situazione legata a Fincantieri.
L’auspicio del capo dello Stato è di arrivare al più presto al “cosiddetto tavolo regionale che è stato deciso di promuovere sia in Liguria che in Campania” con all’ordine del giorno i problemi specifici del rilancio di Fincantieri a Castellammare di Stabia, una realtà che “non ho dimenticato di citare, dicendo quello che storicamente rappresenta”. Con i sindacati Napolitano ha “ragionato della necessità e possibilità di rilancio, accanto all’esigenza di un nuovo bacino di carenaggio. Di questo dovrebbe discutere il cosiddetto tavolo regionale che è stato deciso di promuovere sia in Liguria che in Campania”.
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