Tra le probabili conseguenze l’aumento della disoccupazione
La caduta dell’euro, che dura ormai da tempo, sembra non arrestarsi e anche le finanze svizzere cominciano a risentirne. Già, perché se l’euro tocca sempre più il fondo, il franco invece si fa sempre più forte e molte volte non è un bene, soprattutto nell’ambito dell’industria d’esportazione svizzera: il primo fra tutti a risentirne è il famoso formaggio svizzero. Pare, infatti, che nei primi 4 mesi di quest’anno le esportazioni di formaggio siano diminuite di 702,5 tonnellate (-3,5%) rispetto alla stesso periodo del 2010. L’ultimo picco negativo dell’euro si è avuto lo scorso giovedì 16 giugno quando la moneta europea è scesa al di sotto di 1,20 franchi. Questo succedeva poco prima delle otto di mattina, quando cioè la moneta comunitaria ha raggiunto il minimo assoluto di 1,1996 franchi, trascinata al ribasso dai timori sul debito della Grecia e delle sue conseguenze su Eurolandia. Immediatamente dopo la valuta UE si è leggermente ripresa, salendo intorno a 1,2025. Così, lo scorso sabato 18 giugno, i delegati del sindacato Unia, riuniti in assemblea a Berna, hanno chiesto al Consiglio federale di intervenire contro il rafforzamento del franco. Sono i lavoratori a farne le spese, ha denunciato il sindacato in una risoluzione. L’alto costo del franco comporta riduzioni di stipendio, dumping salariale e il versamento di salari in euro, rileva il testo adottato dai 130 delegati. Il documento chiede al Governo di scoraggiare le speculazioni contro l’euro alle quali si affidano UBS, Credit Suisse e altre banche. La risoluzione esige inoltre che le riduzioni di stipendi a causa di fluttuazioni monetarie e i versamenti di salari in euro siano vietati. I controlli contro il dumping salariale devono inoltre essere rafforzati e le operazioni sulle valute meglio controllate e tassate, viene sottolineato.
L’assemblea ha d’altra parte deciso di lanciare una campagna contro la xenofobia. Con il motto «Nessuna Svizzera senza di noi», Unia intende insistere sul contributo insostituibile dei migranti. Il sindacato parla di una «preoccupante ondata di xenofobia» in quest’anno di elezioni federali. In occasione della loro assemblea semestrale, i delegati hanno inoltre deciso di sostenere l’iniziativa popolare dei Verdi che chiede di uscire dal nucleare entro il 2029.