Automobili, televisioni, moto o altri elettrodomestici: offerto dal servizio sanitario dello Stato del Rajasthan
Cosa sei disposto a fare per un’automobile? Potrebbe essere questo lo slogan della nuova iniziativa che arriva dall’India, dove, per contrastare l’aumento incontrollato della popolazione, le studiano tutte.
Una, in particolare, è destinata a fare discutere: il servizio sanitario dello Stato indiano del Rajasthan, nell’India settentrionale, ha lanciato una speciale lotteria che dˆ la possibilitˆ di vincere una Tata Nano, l’utilitaria simbolo dell’industria automobilistica nazionale, a chi si fa sterilizzare. E non solo.Chiunque si sottoponga a questo tipo di intervento entro il 30 settembre, concorrerà a una lotteria con in palio tv a 21 pollici, elettrodomestici e motorini. Chi si iscrive al programma viene sterilizzato e partecipa all’estrazione. Ma non è detto che vinca. “Temevamo di non riuscire a raggiungere l’obiettivo delle 21mila sterilizzazioni all’anno, così abbiamo avuto quest’idea: speriamo di riuscire a sterilizzare 6.000 persone nei prossimi tre mesi”, ha spiegato Pratap Singh Dutter, un responsabile sanitario del distretto di Jhunjhunu, nel nord dello Stato indiano. In un Paese che certo non brilla quanto a reddito pro-capite, ma che vanta la bellezza di un miliardo e 210 milioni d’abitanti, il problema dell’esagerata crescita demografica è molto serio. Da qui, l’iniziativa. Organizzata con il benestare del governo centrale di Delhi, alla lotteria possono partecipare sia gli uomini, sia le donne. Le stime parlano di circa seimila indiani pronti a rinunciare alla facoltà di procreare. In questo modo, l’ottimistico obiettivo delle 21.000 sterilizzazioni entro la fine dell’anno potrebbe essere raggiunto, se non addirittura superato. Secondo i dati del censimento diffusi nel marzo scorso, l’India è destinata a sorpassare la Cina e a diventare, entro il 2030, la nazione più popolosa al mondo. Il Paese ha un indice medio di fertilità (il numero di bimbi messo al mondo in media da ogni donna) di 2,588 (dati Unfpa, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione). Il dato indica un tasso di crescita notevole della popolazione, anche se l’indice di fertilità media dal 1990 è disceso (era al 4,0).
Non è strano per l’India prevedere la sterilizzazione di uomini e donne come soluzione alla crescita demografica. Negli anni ’70 esistevano già i campi di pianificazione familiare dove molte persone, spesso inconsapevoli, venivano condotte per subire “un piccolo intervento” in cambio di denaro o cibo. E nel 2006 gli insegnanti delle scuole pubbliche furono costretti, da una sentenza di un magistrato, pena la sospensione o il licenziamento, a promuovere la sterilizzazione tra gli studenti e le loro famiglie. Nello Stato settentrionale dell’Uttar Pradesh, per gli impiegati di terza classe del Dipartimento medico e sanitario, la sentenza fissò il limite minimo da raggiungere in dieci persone, mentre per i capi-villaggio del distretto i numeri non furono resi pubblici, riportò Asianews, l’agenzia del Pontificio Istituto per le Missioni Estere (PIME).
La Chiesa cattolica indiana condannò il programma di sterilizzazione, ritenendolo “inaccettabile e contrario alle leggi divine e alla morale”, secondo le parole di mons. Stanislaus Fernandes, all’epoca segretario generale della Conferenza episcopale indiana (Cbci), sempre secondo quanto riportato da Asianews. Per le donne già sterilizzate che persero i loro figli nello tsunami lo Stato del Tamil Nadu decise al contrario di concedere in modo gratuito il processo inverso alla sterilizzazione in strutture sanitarie pubbliche. Nel 2008 infine, nel Madhya Pradesh, il governo provò a invogliare gli uomini a farsi sterilizzare con la promessa di un fucile: fu deciso di regalare un’arma come simbolo di potenza proprio per evitare che nessuno si sottoponesse all’intervento credendo di perdere in quel modo la virilità.