Le banche sono al centro della crisi finanziaria dell’economia globale dal 2008. Da quest’esperienza sono stati tratti degli insegnamenti e gli errori del passato non devono ripetersi. Per questo motivo la Commissione europea ha presentato delle proposte che mirano a cambiare il modo in cui operano le 8000 banche attive in Europa. L’obiettivo principale è di rafforzare la solidità del settore bancario della UE, garantendo al contempo che le banche continuino a finanziare l’attività economica e la crescita. Le proposte della Commissione si basano su tre obiettivi concreti. Nella proposta si richiede prima di tutto alle banche di detenere un livello di capitale quantitativamente e qualitativamente più elevato che consenta loro di assorbire autonomamente futuri shock. Gli istituti finanziari hanno affrontato l’ultima crisi con fondi propri insufficienti in termini quantitativi e qualitativi, rendendo necessario un sostegno senza precedenti da parte delle autorità nazionali. Con la sua proposta, la Commissione ha messo in atto in Europa le norme internazionali sul capitale delle banche convenute a livello di G20 (più comunemente note come accordo di Basilea III). L’Europa assumerà un ruolo guida in materia, applicando tali norme a oltre 8000 banche, che gestiscono il 53% degli attivi a livello mondiale.
La Commissione intende inoltre istituire un nuovo quadro di governance, conferendo alle autorità di vigilanza nuove competenze per monitorare le banche in maniera più approfondita e prevedendo la possibilità di sanzionare le banche qualora si rilevassero dei rischi, ad esempio al fine di ridurre i crediti in previsione di una bolla economica. Infine, la Commissione mira a fare confluire tutta la legislazione in materia in un corpus unico di norme che disciplinino l’attività bancaria con l’obiettivo di migliorare la trasparenza e l’effettiva applicazione delle misure adottate. “La crisi finanziaria ha colpito duramente le famiglie e le imprese europee – ha detto commissario per il mercato interno Michel Barnier – Non possiamo permettere che una tale crisi si ripeta e non possiamo consentire che le azioni di pochi nel mondo finanziario compromettano la nostra prosperità.
Per questo motivo – aggiunge – abbiamo presentato delle proposte intese a rafforzare le oltre 8000 banche che operano in Europa. Il settore bancario dovrà detenere capitali quantitativamente e qualitativamente più elevati ogniqualvolta si esporrà a rischi. Siamo dunque in presenza di un enorme progresso nel nostro intento di trarre insegnamenti dalla crisi e adottare un nuovo approccio al rischio. Sono lieto di constatare che l’Europa continua a svolgere un ruolo guida: è infatti la prima giurisdizione a livello mondiale ad aver concretizzato gli impegni del G20. Solo una volta che tutte queste norme saranno applicate potremo sostenere di aver appreso pienamente la lezione impartitaci dalla crisi”.