Staderini, segretario dei Radicali italiani, propone di reintrodurre l’Ici sugli immobili di proprietà del Vaticano
Accusata di godere di privilegi fiscali, sulla Chiesa piovono critiche ed essa si difende. Decisa a mettere i puntini sulle ”i” e a ”fare chiarezza”, come dichiara su Avvenire. ”Attacco alle mense dei poveri”, si legge in prima sul giornale dei vescovi. Un riferimento al fatto che un taglio alle agevolazioni fiscali colpirebbe il no profit, cattolico e non. ”Chiesa e no profit nel mirino. Agevolazioni, ecco la verità” è il titolo che campeggia sul paginone che sviscera la questione e a cui fanno da corredo la risposta del direttore Marco Tarquinio a un lettore e un editoriale. Tarquinio parla di ”maliziosa deformazione”. L’editoriale fa il verso al leit motiv-tormentone ”quelli che…” per puntare il dito contro diverse categorie, compresi alcuni media, ovvero ”quelli che sul loro giornalone da 500mila copie denunciano con veemenza che la Chiesa italiana nasconde il rendiconto dell’8 per mille. Quelli che, e sono gli stessi, da 20 anni pubblicano il rendiconto in una loro pagina acquistata dalla Chiesa” . Ma è soprattutto in un ampio articolo che si trovano numeri e spiegazioni e si sottolinea che l’esenzione Ici ”riguarda tutte le attività non commerciali di rilevante valore sociale, anche laiche, e non è costruita ad hoc per le istituzioni cattoliche”.
Che lo sconto del 50% sull’Ires ”riguarda soggetti no profit impegnati in opere di beneficienza e assistenza. Non solo quelli di ispirazione cattolica”. Nessun aiuto ad hoc, insomma. Quanto all’8 per mille, ”nel 2010 le assegnazioni alla Cei sono ammontate a 1 miliardo e 67 milioni di euro. L’impiego delle somme può essere verificato su www.8xmille.it”. Proprio ad eliminare l’esenzione Ici punta un emendamento alla manovra che il segretario dei Radicali Italiani Mario Staderini sta mettendo a punto. Idea già bocciata dalla Bindi, tanto che Staderini chiede al Pd, così come a Vendola e Di Pietro, di uscire allo scoperto e prendere posizione. Ma Staderini fa una proposta anche a Tarquinio: un confronto tv su questi temi ”perchè gli italiani possano farsi un’idea”. L’esponente radicale risponde punto per punto alle obiezioni di Avvenire. ”Nessuno vuole far pagare l’Ici agli edifici di culto. La proposta è di abolire l’esenzione per le attività commerciali svolte da enti ecclesiastici: attività ricettivo-turistiche, assistenziali, didattiche, ricreative, sportive, sanitarie”. Obiettivo: ”Parità di trattamento con chi fa le stesse cose senza insegna religiosa”. Quanto all’Ires, ”la ragione legale dello sconto è che gli enti ecclesiastici sono equiparati a enti di beneficienza. Giusto – osserva Staderini – se fai beneficienza devi essere favorito dal fisco”. Ma ”la riduzione Ires opera a priori, indipendentemente dal fatto che gli enti ecclesiastici facciano davvero beneficienza”.
A proposito si agita anche il popolo della Rete che affolla il web di proteste. Su Facebook sono già oltre 95 mila i «Mi piace» accanto al gruppo intitolato: «Vaticano pagaci tu la manovra fiscale». L’obiettivo è far pagare la manovra di ferragosto anche al Vaticano, “visti i miliardi di euro che noi italiani gli versiamo da tanto tempo”.