La Gelmini promette un avvio di anno scolastico “regolare”, ma docenti studenti e genitori danno battaglia
Terminate le vacanze per i quasi 8 milioni di studenti italiani: quello che si profila sarà un inizio anno “bollente”, non esente da polemiche: dal caro libri alle classi ghetto, dal problema dell’edilizia scolastica alle manifestazioni di piazza, genitori, studenti e lavoratori della scuola sono pronti a dar battaglia. Nella maggior parte delle regioni le lezioni sono iniziate lunedì 12 settembre. Partite con un po’ di ritardo invece Campania e Toscana (14 settembre); Sardegna, Puglia e Sicilia (15 settembre); Abruzzo, Basilicata ed Emilia Romagna (19 settembre).Per effetto dell’autonomia scolastica c’è anche chi ha cominciato in anticipo, cioè già dal 5 settembre (un esempio per tutti lo storico liceo classico romano Torquato Tasso) o nei giorni immediatamente successivi. In calo gli alunni delle Isole e del Nord est, mentre si ripopolano le scuole del Nord ovest. In tutto si contano 7.830.650 iscritti: 1.021.483 frequenteranno la scuola dell’infanzia, 2.571.949 la primaria, 1.689.029 le medie e 2.548.189 le superiori. Il 49,2% degli studenti ha scelto di frequentare un liceo (+3% rispetto 2010), il 18,7% una scuola professionale (-3,4%). Si conferma il successo del liceo scientifico scienze applicate (+2%), del liceo linguistico (+1,2%) e del liceo delle scienze umane (+0,5%). Aumentano dello 0,4% le iscrizioni ai tecnici. Genitori e associazioni di consumatori, intanto, hanno alzato lavoce sul “caro libri”. Un’indagine dell’Adiconsum denuncia che in più della metà delle classi delle scuole superiori sono stati sforati i tetti di spesa previsti dal Ministero dell’Istruzione. L’Associazione dei genitori italiani chiede almeno che la spesa dei libri di testo sia deducibile, mentre il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha promesso sanzioni “attraverso una riduzione del trasferimento dei fondi” alle scuole che non rispettano il tetto di spesa. Il Codacons stima che quest’anno per mandare i figli a scuola, le famiglie spenderanno l’8% in più, tra libri e corredo scolastico. E mentre c’è chi va a caccia dell’affare su internet (in aumento le vendite su e-Bay), Federcartolai propone un kit contro il caro prezzi: con 19.90 euro si possono acquistare zaino, astuccio e cancelleria varia. L’associazione dei contribuenti italiani Contribuenti.it ha poi posto l’accento sull’annoso problema dell’edilizia scolastica: due scuole su tre non sono a norma e devono essere messe in sicurezza.
Il ministro Gelmini, che ha assicurato che sarà un avvio di anno scolastico “regolare”, ha dichiarato anche che i tagli contenuti in manovra non riguarderanno la scuola, ma solo il Ministero. Famiglie, studenti e lavoratori temono lo stesso per il futuro. E inoltre mancano i presidi, punti di riferimento per gli istituti: il concorso è in atto (le prove si terranno il 5 ottobre, le 2.386 nomine arriveranno a settembre 2012) e in molte scuole ci sono solo reggenze. E già il concorso è al centro delle polemiche per le fughe di notizie ed errori nei test. Quest’anno inoltre dovrebbero ripartire le assunzioni: circa 30 mila nuovi docenti saranno immessi in ruolo, mentre 36 mila dovrebbero essere gli amministrativi assunti a tempo indeterminato. Il picco al Nord (48,83%). Il numero complessivo di insegnanti di sostegno (94.430) è “il più elevato mai raggiunto ed è destinato a crescere”, ha sottolineato il ministro. Il Miur ha invece deciso di accantonare, in attesa del responso del Consiglio di Stato, i 3 mila posti sui quali il Tar del Lazio si era già pronunciato disponendo l’inserimento a pettine in graduatoria dei docenti ricorrenti. Novità anche per chi vuole diventare insegnante: al via i percorsi di formazione iniziale per i docenti, 12.500 i posti a disposizione.