Il re d’Arabia Saudita ha annunciato che le donne entreranno a far parte della Shura (il Consiglio consultivo) del regno a partire dalla sua prossima sessione e che potranno candidarsi alle prime elezioni municipali che seguiranno quelle del 29 settembre, per loro ancora vietate. Contestualmente alla possibilità di candidarsi alle municipali, il sovrano ha anche concesso alle donne il diritto di voto. Re Abdullah ha fatto l’annuncio davanti alla Shura: “Dato che rifiutiamo di emarginare le donne in tutti i ruoli della società che sono conformi alla sharia – ha affermato il monarca – abbiamo deciso, dopo consultazioni con gli ulema, i custodi dell’ortodossia religiosa, di inserire le donne nella Shura come membri a partire dalla prossima sessione”. “Le donne – ha aggiunto – potranno candidarsi alle elezioni municipali e avranno anche il diritto di voto”. Nel regno wahhabita, ultraconservatore, le uniche elezioni che si svolgono sono quelle municipali. Le prossime sono previste il 29 settembre ma a queste le donne ancora non potranno partecipare. Quelle che seguiranno dovrebbero svolgersi fra quattro anni. Il consiglio della Shura ha un ruolo esclusivamente consultivo e soprattutto i suoi 150 membri sono tutti di nomina reale. Eppure non si può non parlare di svolta epocale, considerato che ancora oggi le donne saudite sono sottoposte ad una serie di limitazioni nei diritti, che vanno dai viaggi (non possono viaggiare senza “scorta maschile” fino ai 45 anni d’età) al lavoro, dal divieto di guidare le auto a quello di sottoporsi ad interventi medici senza la preventiva autorizzazione del marito o del padre.
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