Nell’Ue i più pagati sono quelli di Lussemburgo, Danimarca e Austria
In quasi tutti i paesi europei, gli stipendi lordi di base per gli insegnanti all’inizio della carriera sono inferiori al PIL nazionale pro capite e non sono neppure destinati a raddoppiare nel corso dell’intera vita lavorativa, fatta eccezione per pochi Stati membri. Questi i principali risultati di una relazione che confronta gli stipendi degli insegnanti e dei presidi nel settore pubblico dei 27 Stati membri, dell’Islanda, del Liechtenstein, della Norvegia e della Turchia. I dati, basati sull’anno scolastico 2009/10, si riferiscono ai livelli di istruzione da prescolastico a secondario superiore. Nei casi in cui sono disponibili delle cifre, e tenendo conto sia del livello degli stipendi che delle indennità, gli insegnanti più pagati nell’Unione europea sono quelli di Lussemburgo, Danimarca e Austria. I meno pagati sono quelli di Bulgaria e Romania. Gli Stati membri impiegano attualmente sei milioni di insegnanti. La relazione, compilata dalla rete Eurydice della Commissione, è pubblicata in concomitanza con la Giornata mondiale degli insegnanti (5 ottobre). Androulla Vassiliou, commissario responsabile per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: “Nutro una sincera ammirazione per i nostri insegnanti, che contribuiscono in maniera essenziale alla vita dei ragazzi e alla nostra società. Danno forma ai nostri talenti futuri ed occupano un ruolo centrale negli sforzi profusi dalla Commissione per aiutare gli Stati membri a migliorare la qualità dei loro sistemi di istruzione e formazione. Dobbiamo incoraggiare i laureati più brillanti ad abbracciare e portare avanti la professione dell’insegnamento. Gli stipendi e le condizioni di lavoro sono di primaria importanza se vogliamo attirare e conservare gli insegnanti migliori”. La relazione evidenzia che all’inizio della carriera gli stipendi lordi di base degli insegnanti sono inferiori al PIL nazionale pro capite in tutti i paesi eccetto Germania, Spagna e Portogallo. Solo in tre paesi (Cipro, Portogallo e Romania) gli insegnanti possono vedere raddoppiati i propri stipendi nell’arco della loro carriera. Anche in tali paesi sono necessari tuttavia più di vent’anni per arrivare in cima alla scala retributiva.