Il gruppo statunitense chiude la trentennale carriera con in Part Lies, Part Heart, Part Truth Part Garbage 1982-2011, il primo greatest hits definitivo in uscita il 15 novembre
Dopo che lo scorso 21 settembre la notizia dello scioglimento dei REM., apparsa sul loro sito, ha fatto il giro del mondo in un baleno, la band di Athens annuncia che il 15 novembre uscirà l’ultima e definitiva raccolta: REM., Part Lies, Part Heart, Part Truth, Part Garbage 1982– 2011. L’album (una sorta di antologia della storia dei REM composta da due cd contenenti i vecchi succesi più alcuni brani inediti), è una retrospettiva che ripercorre, per la prima volta, tutta la loro carriera attraverso quaranta canzoni: dai pionieristici anni con l’etichetta IRS (dal 1982 al 1987) agli anni con la Warner (dal 1988 al 2011). “Ripercorrere i nostri ricordi e la musica di oltre tre decenni è stato un lavoraccio – ha dichiarato Mike Mills sulla scelta dei brani della raccolta – ma alla fine ci è sembrato che queste canzoni tracciassero una linea naturale lungo questi 31 anni di lavoro insieme”. Il greatest hits raccoglie quindi tutti i successi della band statunitense a partire dal primo album, intitolato “Chronic town”, sino a “Collapse into now”, ultima fatica in studio pubblicata l’8 marzo scorso. “Siamo e rimarremo amici per la vita, ma abbiamo deciso di cessare di esistere come gruppo. Ce ne andiamo con un grande senso di gratitudine e di incredulità per tutto quello che ci è successo. A tutti quelli che sono stati toccati dalla nostra musica: grazie per averci ascoltato”, hanno scritto Michael Stipe, Mike Mills e Peter Buck nel comunicato ufficiale diramato tramite il loro sito internet. Oltre alle note di copertina scritte dai membri della band, l’album contiene altri 3 nuovi brani che i REM hanno composto dopo la realizzazione del loro ultimo album Collapse into now: A month of Saturdays, We all go back to where we belong e Hallelujah. Le nuove canzoni sono state registrate durante l’estate ad Athens con il produttore Jacknife Lee. I REM si sono formati nel 1980 quando Michael Stipe incontrò il chitarrista Peter Buck ad Athens, in Georgia, USA (cittadina universitaria che negli anni seppe far emergere e regalare al mondo del rock talenti come B-52’s, Pylon e Vic Chesnutt), nel negozio di dischi dove lavorava. La data del 5 agosto 1980 è stata riconosciuta dalla stessa band come atto di fondazione vera e propria del gruppo, che provava assieme sotto diversi nomi già dal 1979. Dopo avere coinvolto nella neo-band anche il bassista Mike Mills ed il batterista Bill Berry, i REM pubblicarono il loro primo singolo “Radio Free Europe” nel 1981, cui fece seguito l’EP “Chronic Town” nel 1982 dando voce all’immaginazione di una nuova generazione di amanti della musica d’autore e riportando la voce “chitarra pop” nel vocabolario underground. Unanimamente riconosciuti come gli inventori del genere “college rock”, i REM ( la cui sigla è l’acronimo di rapid eye movement, la fase del sonno in cui si sogna) diventarono la band americana di rock alternativo più influente della storia, ispirando artisti come i Sonic Youth, i Pavement, i Nirvana e i Radiohead. Nonostante in breve tempo siano diventati una band di successo multiplatino, sono poi sempre riusciti a mantenere una loro originale e distinta identità. Nella loro trentennale carriera hanno venduto all’incirca 85 milioni di dischi.