Per la prima volta in Svizzera l’esposizione sulla storia del Friuli. Ingresso libero fino al 23 maggio
E’ stata inaugurata mercoledì 14 maggio la mostra “il Friuli: una Patria” presso la prestigiosa sede centrale dell’Università di Basilea (Kollegienhaus – Peterplatz,1). Si tratta di un interessante excursus della storia del Friuli dal periodo preromano ai tempi moderni curata dagli illustri studiosi Gianfranco Ellero e Giuseppe Bergamini, su incarico della Provincia di Udine e dell’Ente Friuli nel mondo. La mostra, che ha ricevuto il Patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berna, è allestita lungo il corridoio del primo piano è visitabile dalle ore 9.00 alle ore 20.00 dal lunedì al venerdì e resterà aperta fino al 23 maggio prossimo.
Basilea, città di confine e che gode da sempre dello scambio proficuo tra culture e lingue diverse è la sede ideale per la prima esposizione de “il Friuli: una Patria” in Svizzera dopo le edizioni di Vancouver e Liegi e Torino. Alla inaugurazione hanno preso parte a Console d’Italia in Basilea Maria Pia Calisti, il Presidente della Provincia Pietro Fontanini e il Presidente di Friuli nel Mondo Pietro Pittaro e oltre 300 ospiti che hanno ascoltato il coro “Stella Alpina” di Arlesheim eseguire canti in friulano di grande valore storico e culturale. Basilea conferma dunque l’interesse e la curiosità verso il Friuli che, per la quinta volta, è ospite della sede centrale dell’Università grazie al convinto sostegno del Rettore Antonio Loprieno. Gli organizzatori si aspettano sulla base delle precedenti analoghe esperienze, oltre 5’000 visitatori nei prossimi giorni.
“E’ un modo di esportare il Friuli, mostrando all’estero i legami di questa terra con la cultura germanica, quella ladina e quella italiana. Storicamente si definivano “Patria” le terre soggette ad un’unica legge: non è nazionalismo perciò, ma tutela della propria identità culturale, che come Fogolâr cerchiamo di coltivare. Un lavoro ancora piu’ prezioso in quest’ epoca di globalizzazione” afferma Argo Lucco, Presidente del Fogolâr furlan di Basilee che ha curato la realizzazione di quest’edizione della mostra.