World economic forum 2024 dominato dai temi di geopolitica
Si conclude oggi l’annuale appuntamento del Forum di Davos, l’appuntamento economico mondiale che dal 1971 riunisce le maggiori forze mondiali per promuovere la cooperazione globale su questioni politiche, sociali ed economiche.
Quest’anno l’incontro si è tenuto dal 15 gennaio fino alla giornata di oggi, 19 gennaio, e ha riunito oltre 2500 esponenti del mondo economico, politico, scientifico e culturale nella città di Davos, da sempre scenario rinomato di questo importante evento.
Uno degli argomenti più attesi trattati in questa edizione 2024 è stato certamente il conflitto tra lo Stato ebraico e Hamas e più in generale la situazione in Medio Oriente, ma anche la partecipazione attiva del presidente ucraino Volodymyr Zelensky presente durante la seconda giornata di Forum.
Durante il suo intervento Zelensky ha ringraziato gli alleati per ogni pacchetto di sanzioni contro Mosca e nello stesso tempo li ha esortati a garantire che tali sanzioni abbiano un risultato maggiore all’impedimento della produzione missilistica russa poiché ad oggi non hanno limitato l’industria nucleare di Mosca.
Zelensky, inoltre, non ha concesso nessuna apertura a una soluzione che congeli il conflitto con la Russia perché “qualsiasi conflitto congelato finirà per riaccendersi. Vi ricordo che dopo il 2014 ci sono stati tentativi di congelare la guerra nel Donbass, ci sono stati garanti influenti, come il cancelliere della Germania e i presidenti della Francia. Ma Putin è un predatore che non si accontenta di prodotti congelati”, ha avvertito Zelensky durante parlando al Forum. Il presidente ucraino ha criticato molto duramente anche la cautela degli alleati che ad ogni richiesta di più armi, più sanzioni, più sostegno e misure contro la Russia hanno risposto di non inasprire il conflitto, finendo così per agevolare la Russia e ha concluso sperando e chiedendo a gran voce che il 2024 sia un anno decisivo per l’Ucraina e per l’invasione su larga scala da parte della Russia.
Per quanto riguarda il focus sulla situazione in Medio Oriente e sul conflitto che vede coinvolti la fazione palestinese di Gaza e Israele, si è potuto assistere all’intervento del presidente israeliano Isaac Herzog che ha raggiunto la località grigionese insieme alla First Lady israeliana Michal Herzog e una delegazione composta dai parenti di alcuni ostaggi ancora nelle mani del gruppo islamico radicale detenuti a Gaza. Non a caso, come stato anticipato, la visita aveva soprattutto l’obiettivo di esercitare «un’intensa pressione politica» proprio per il rilascio degli ostaggi e rendere i capi di Stato e di governo consapevoli delle conseguenze dell’attacco perpetrato da Hamas il 7 ottobre.
L’intervento di Herzog si è concentrato sul tema della sicurezza per i cittadini israeliani, quali garanzie può avere il popolo israeliano dopo il massacro del 7 ottobre da parte di Hamas e ha mostrato la foto del piccolo Kfir Bibas, il bebè israeliano che proprio quello stesso giorno ha compiuto un anno prigioniero di Hamas a Gaza. “Israele – ha proseguito il primo ministro israeliano – vuole vivere in pace, e c’è un forte desiderio di coabitazione sia tra gli israeliani sia tra i palestinesi, ma bisogna eliminare il terrorismo”. “Non nego – ha aggiunto – la tragedia umana a Gaza, è doloroso vedere che i nostri vicini stanno soffrendo così tanto ma abbiamo diritto a difenderci. Cosa possiamo farci se i terroristi si nascondono tra i civili?”.
Il focus della giornata di oggi, il quinto e ultimo giorno del WEF, sarà rivolto all’intelligenza artificiale e al ruolo positivo che potrebbe potenzialmente svolgere in futuro nella vita dell’uomo ma prima bisognerà riuscire nella grande sfida di trovare la giusta regolamentazione. Sono inoltre previsti gli interventi della direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva, della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, del presidente di Singapore Tharman Shanmugaratnam e del ministro delle Finanze dell’Arabia Saudita Mohammed Al-Jadaan. L’occhio vivo alla situazione incresciosa sul Mar Rosso e l’impatto sull’economia non mancherà tra i temi di maggior interesse della giornata.
Redazione La Pagina