Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine, blocchi stradali, rifiuti in strada dati alle fiamme e popolazioni sul piede di guerra: scene di un copione già visto e che fanno ripiombare la Campania nell’incubo emergenza anche se la situazione di questi giorni non è paragonabile con il disastro ambientale di due anni fa. Ciò nonostante, tornano a Napoli le tensioni e i disagi.
A partire dalla discarica di Terzigno, nel napoletano, dove le forze dell’ordine hanno dovuto scortare gli autocompattatori diretti allo sversatoio e rimuovere durante il tragitto i blocchi dei manifestanti che protestavano contro la paventata apertura, a qualche chilometro di distanza, di un secondo sversatoio.
Non sono mancati momenti di forte tensione con una sassaiola contro gli uomini delle forze dell’ordine: un manifestante e un carabiniere sono rimasti contusi.
Altro fronte caldo della protesta Boscoreale, comune alle falde del Vesuvio, dove prosegue il presidio anti discarica e dove il sindaco Langella è al secondo giorno di sciopero della fame: “Ringrazio il procuratore di Napoli – sottolinea – per aver chiarito le ragioni della protesta che non hanno assolutamente alcuna matrice di natura delinquenziale. Qui sta protestando gente perbene di ogni età e ceto sociale che non ne può più di respirare aria insalubre e di vivere tappata in casa con l’incubo costante di ritrovarsi ammalata”.
Appreso dei nuovi scontri con le forze dell’ordine, Langella ha rivolto un appello al prefetto di Napoli auspicando che “intervenga affinché venga posta fine alle cariche di polizia a danno di cittadini inermi che stanno solo tentando di manifestare il loro indescrivibile disagio”.
Sono state definite iniziative d’intesa con gli altri comuni del vesuviano: presidio istituzionale stabile con l’allestimento di una tenda con la presenza di sindaci e consiglieri comunali; riunione dei sindaci dei diciotto comuni del Parco Nazionale del Vesuvio; lutto cittadino, proclamato dai comuni di Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase, con sospensione di tutte le attività.
A Napoli, intanto, prosegue la raccolta dei rifiuti non smaltiti. Sono stati prelevati, oltre alle 1200 tonnellate quotidianamente prodotte, 150 tonnellate di quelle accumulate nei giorni scorsi nelle vie del centro e del Vomero. Restano, per terra, ancora 450 tonnellate.
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