Definire “idioti” coloro che hanno organizzato un incontro con il generale Roberto Vannacci a
Basilea è un’affermazione grave e inaccettabile, ancor più se pronunciata da chi, come la
signora P. B., ricopre ruoli di rappresentanza nella Chiesa Valdese di Zurigo.
Da chi rappresenta istituzioni che dovrebbero promuovere il dialogo, il rispetto reciproco e la
libertà di pensiero, ci si aspetterebbe un linguaggio ben diverso, improntato all’apertura e non al disprezzo.

Non è necessario condividere le opinioni del generale Vannacci per riconoscere il diritto di
esprimerle e di discuterle democraticamente. Offendere chi la pensa diversamente non è segno
di superiorità morale, ma piuttosto di intolleranza.
La vera contraddizione sta nel pretendere libertà, apertura e rispetto solo quando le idee
coincidono con le proprie. La libertà di espressione non è un valore selettivo, valido solo per chi è allineato a determinate ideologie politiche.
Il pluralismo si difende con il confronto, non con gli insulti. Solo il dialogo, anche tra posizioni diverse, può arricchire una comunità democratica e matura.
Anna Esposito
Riceviamo e pubblichiamo la replica di Giacomo Noto all’articolo di Anna Esposito
Gent.ma Signora Esposito,
Le scrivo in merito al giudizio che ho espresso sull’incontro da voi organizzato a Basilea con il generale Vannacci. Riconosco di aver sbagliato e mi assumo pienamente la responsabilità delle mie parole. Desidero inoltre chiarire che né la signora P. B. né la Chiesa evangelica di lingua italiana hanno alcuna parte nella vicenda e che, per errore, ho scritto utilizzando l’account Facebook della Chiesa.
Mi scuso sinceramente per l’offesa arrecata e spero voglia accogliere le mie scuse.
La saluto cordialmente,
Noto Giacomo
Le lettere nella rubrica “Scrive chi legge” riflettono l’opinione dell’autore e non necessariamente il parere della redazione. Gli articoli impegnano solo la responsabilità degli autori.
2 commenti
Dopo il chiarimento del nostro membro di chiesa Giacomo Noto, mi sembrerebbe dovereso che il post della Signora Anna Esposito venga tolto dal Sito. Il titolo del post resta “fake news”, perche “la chiesa valdese di Zurigo” si esprime tramite i suoi organi (Pastore, Concistoro, Segetaria). Anna Esposito fa brutta figura, e la “redazione” di “la Pagina” – se dovesse veramente eistere – varebbe a togliere un post fuorviante dalla sua pagina.
Ricordiamo a tutti i lettori de La Pagina che da oltre trent’anni ospitiamo gli scritti dei nostri lettori nella rubrica “Scrive chi legge”. Pubblichiamo con piacere le vostre lettere, commenti e repliche, scriveteci a [email protected].