Papa Francesco, se siamo sinceri, sembra essere entrato nelle nostre case e sembra che abbia osservato le abitudini di tanti di noi, soprattutto se si tratta di pranzare o cenare con la famiglia.
“A tavola si parla, a tavola si ascolta. No al silenzio che non è il silenzio delle monache ma il silenzio dell’egoismo, in cui ognuno ha la sua: la tv, il computer, il telefonino e non parla”. È dedicata alla convivialità famigliare la catechesi di Papa Francesco per l’udienza generale in piazza San Pietro. “Il Cristianesimo ha una speciale vocazione alla convivialità – ricorda il Pontefice – che è una qualità caratteristica della vita famigliare”.
Stiamo diventando quindi davvero degli egoisti, figure che si isolano completamente in sé stessi, quasi robotici, senza avere interesse o voglia di condividere la nostra vita quotidiana con chi amiamo? Il Papa sottolinea che “il simbolo, l’icona della convivialità è la famiglia riunita attorno alla mensa domestica per la condivisione del pasto: è un’esperienza fondamentale”. Soprattutto, “la convivialità è un termometro sicuro per misurare la salute dei rapporti famigliari: se in famiglia c’è qualcosa che non va o qualche ferita nascosta, a tavola si capisce subito”.
Non solo Papa Francesco è preoccupato per il modo in cui i mezzi moderni di comunicazione influiscono sulla nostra vita e l’interazione con altre persone, uno studio dell’Università di California Los Angeles dimostra che bambini che non hanno accesso a televisione o smartphone fanno molto meno fatica a registrare le emozioni di altre persone. “Se non si pratica più la conversazione faccia a faccia, c’è il rischio di perdere importanti capacità sociali – commenta Yalda Uhls, una delle ricercatrici dello studio e continua – accenni non verbali ai sentimenti non si possono imparare nello stesso modo davanti ad uno schermo come nella comunicazione faccia a faccia”.
Secondo lo scienziato tedesco, Bernhard Heinzlmaier, addirittura la generazione che viene “è sulla via diretta verso il totale rimbambimento”. In un’intervista rilasciata a Die Welt, il ricercatore sostiene che i giovani oggi vengono confrontati con una realtà talmente materialistica e indirizzata verso il successo professionale che diventeranno sempre più “limitati nei loro orizzonti e con un cuore egoista, meschino e avaro”, mentre Papa Francesco conclude che: “una famiglia che non mangia quasi mai assieme o che a tavola non parla ma guarda la tv o lo smartphone è poco famiglia. Quando i figli a tavola sono attaccati al computer o al telefonino e non si ascoltano fra loro, allora vuol dire che questa non è una famiglia ma un pensionato…”.