Serena Williams è invincibile. La dominatrice del tennis femminile conquista il sesto titolo a Wimbledon, il ventunesimo in uno slam, il quarto consecutivo e a una sola vittoria dall’impresa: conquistare il Grande Slam, i quattro tornei più prestigiosi vinti nello stesso anno. Per completarla manca solo il trionfo a New York. L’ultima a riuscirci è stata Steffi Graf nel 1998. La statunitense culla il sogno dopo aver conquistato Wimbledon battendo in finale la spagnola Muguruza con il punteggio di 6-4, 6-4 in un’ora e 22 minuti di gioco. A 33 anni e 289 giorni la Williams diventa la giocatrice più anziana a trionfare sull’erba londinese.
A opporsi alla superiorità della Williams sul centrale è scesa la ventunenne spagnola Garbine Muguruza, alla prima finale in uno Slam e sicura protagonista del tennis futuro. La spagnola è stata brava a dare filo da torcere alla numero uno nei momenti di flessione, che la Williams ha spesso nelle partite, Nel primo set Muguruza si porta sul 4-2. Un’illusione, perché da quel momento la Williams si riprende il match. Aces, vincenti di diritto e di rovescio e accelerazioni mettono alle corde la spagnola. Con un parziale di 10 game a 1, la statunitense vince il primo set 6-4 e si porta sul 5-1 nel secondo. Qui accusa un altro calo di tensione e subisce il ritorno della Muguruza, che ha lottato su ogni palla con determinazione accorggiando sul 5-4. La maggiore esperienza è stata però determinante per la Williams che chiude la finale con un 6-4 sul proprio servizio. La finale è stata all’altezza e ha espresso un gioco di buon livello, grazie anche al talento e al carattere, suoi punti di forza, di Muguruza. La spagnola ha la stoffa della campionessa e da lunedì entra nei top ten (numero 9). Nel circuito del tennis, gli esperti sono sicuri che sarà lei ad alzare presto il trofeo a Wimbledon.
G.S.